Senza di lui non ci si diverte più. Questo sembra essere il pensiero latente di tanti, in Italia, dopo il trapasso di Silvio Berlusconi, che di miracoli ne fa: alza Forza Italia nei sondaggi dopo il B-Day, serve da iconografia moderna per ogni momento di raccoglimento e persino il mistero su dove piazzare le migliaia di opere di bassa lega che comprava alle aste online di notte è tema più sentito di qualsiasi cosa detta da molti altri politici – vivi – nell’ultimo mese.
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A confermare che la morte di Silvio Berlusconi avrebbe tolto “sapore” alle cose arriva ancella notizia del fallimento alle urne per le elezioni suppletive nel collegio senatoriale di Monza e Brianza, proprio il suo. Ora già si parla di elezioni fantasma.
Elezioni fantasma a Monza e Brianza, lo spettro di Berlusconi: neanche i candidati possono votarsi
Era il 2022, appena un anno fa, quando Silvio Berlusconi vinceva con il 50,27% e l’affluenza arrivò al 70%. Oggi i nomi non sono di poco conto, eppure: c’è Marco Cappato per il centrosinistra, Adriano Galliani (centrodestra), Cateno De Luca per Sud con Nord ed altri dal nome meno ammaliante. Eppure, non si raggiunge il 30% dell’affluenza: alle 23 di ieri aveva votato il 14,71%, a Monza 21,29%. Si toccano poi vette di surrealismo se si pensa che tre candidati su otto non sono neanche potuti andare a votare se stessi, perché sono residenti altrove: è il caso di Cappato, De Luca e Galliani.
Galliani vince, segue Cappato: FI deve affrontare un problema
Con una scarsissima affluenza del 20%, Adriano Galliani ha vinto il seggio di Monza e Brianza e ha dichiarato: “Ho visto risultati fantastici, certo avrei preferito che questo seggio rimanesse al mio maestro di vita, alla mia guida, al mio tutto, che era Silvio Berlusconi. La vittoria è dedicata esclusivamente a Berlusconi a cui sarò grato per tutta la vita“. Forza Italia ora deve però pensare al problema dell’affluenza, un record in negativo.