
Governo, il progetto del premierato forte di Giorgia Meloni. La maggioranza di governo è pronta a portare la riforma costituzionale in Consiglio dei ministri dopo un incontro venerdì a Palazzo Chigi. Nel disegno di legge proposto, noto come ddl Casellati, si trovano un accordo sul premierato e una norma anti-ribaltone. Fonti della maggioranza riferiscono che ciò è emerso durante il vertice sulle riforme. (continua)
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Il disegno di legge è pronto per il Governo, il progetto del premierato forte di Giorgia Meloni
C’è l’accordo sul Ddl Casellati nel Governo, il progetto del premierato forte di Giorgia Meloni. La riunione, organizzata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha visto la partecipazione di Matteo Salvini della Lega, Antonio Tajani di Forza Italia, così come dei centristi Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa. La discussione è stata estesa alla titolare Elisabetta Casellati e al ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Inoltre, hanno partecipato i sottosegretari alla presidenza Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. (continua)

Le prerogative del premierato forte secondo Meloni
Le proposte della riforma includono l‘eliminazione dell’elezione a vita dei senatori, che rimane riservata solo agli ex Presidenti della Repubblica. Secondo una bozza emersa poco prima dell’incontro, cambiando gli articoli 88, 92 e 94 della Costituzione, i candidati e le liste legate al presidente del Consiglio riceverebbero un premio elettorale garantendo loro il 55% dei seggi nelle Camere.
Il presidente della Repubblica conserva il potere di sciogliere le Camere, ma non più in modo singolo. La norma anti-ribaltone prevede l’intervento del Quirinale in caso di caduta del governo o dimissioni. In tal caso, il Presidente della Repubblica può incaricare il premier dimissionario o un altro parlamentare eletto e collegato al presidente del Consiglio di formare un nuovo governo, al fine di garantire stabilità alla legislatura. (continua)

Le reazioni nella maggioranza e la sponda di Renzi
Matteo Renzi, nel suo e-news, sostiene il governo e offre il suo sostegno alla riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del premier, sottolineando la coerenza con le sue idee politiche.
Il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, afferma: “Abbiamo condiviso tutto il contenuto che ci è stato proposto, penso che il Consiglio dei ministri approverà il disegno di legge questa settimana e poi seguirà il suo iter.” Antonio Tajani, del partito Forza Italia, approva il testo destinato al Consiglio dei ministri.