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Meloni e la sindrome del ciuffo: altro che premierato, barbierato

Pubblicato: 04/11/2023 17:50
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Talè, che significa guarda un po’ in siciliano, si è dimesso Talò. Chi era costui? Era, dopo essere stato il delegato diplomatico italiano all’ONU, non proprio una cosa da nulla, il Consigliere diplomatico della Meloni. Oggi, dopo una onorevole carriera alla Farnesina, è diventato il Ciuffo espiatorio della Premier per il caso della telefonata alla Totò truffa dei comici putiniani, che si erano spacciati per il Capo dell’Unione Africana, Mr. Faku, quasi un Fake. Perché Ciuffo espiatorio e non Capro? Perché anche Talò, come si evince da diverse foto, è dotato di vanitoso Ciuffo, come Giambruno. E come il First Compagno è stato dimesso. La Regina dell’alveare di Chigi sta inaugurando una stagione riformista  più di barbierato che di premierato.

Non sopporta più i ciuffi, e per difendere la fedelissima Ape guardiana Patrizia Scurti ha dimesso il ministro plenipontenziario Talò, molto meno potente però della segretaria ombra della Premier. La Meloni dichiara che la telefonata truffa gli è sembrata sospetta, e per questo aveva avvertito Talò, ma ormai la frittata, durata ben 30 minuti era fatta, ed era meglio informare i Servizi a quel punto. Però in quel caso il Copasir di Guerrini poteva essere al corrente della gaffe, e quindi meglio il malcapitato Consigliere diplomatico di Palazzo Chigi. Tempi duri per i maschietti nel regno meloniano, si finisce ‘rasoiati’ per difendere il potere della Api regine. Ma è il ciuffo, in quanto simbolo della vanità maschile, come la cresta del gallo, a essere diventato il bersaglio della ghigliottina del Terrore di Chigi.

Consiglieremmo al First, ed unico, Cognato di non farselo crescere, anzi di tenere la capigliatura ben rasata, anche se la giubilazione di Mario Sechi, addirittura pelato, non lascia ben sperare neanche in quel caso. Il maschio di Chigi ha una funzione da Fuco, ma deve stare attento. Dopo aver fatto nascere una progenie, o un governo, la sua funzione di utilità decade immediatamente. Al governo del Paese in questo momento c’è un Trumvirato femminile romano, post cesarismo berlusconiano, come ai tempi di Marco Antonio, Pompeo e Crasso, costituito da Giorgia, Arianna, che tesse fili, e Patrizia che filtra tutto e tutti. Per i maschi, soprattutto vanitosi, mala tempora currunt.

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2023 08:29