Grillo da Fabio Fazio in TV confessa, candidamente, di avere fallito, di aver costruito dei mostri, in particolare Conte e Di Maio, Toninelli transeat, di avere fallito e contribuito allo sfascio del Paese. Speriamo che Grillo almeno, non tanto per lui ma per noi, fosse al soldo di una Potenza straniera, la Cina per esempio, visto l’accordo sulla Via della Seta, o una sezione deviata della Cia a cui l’esperimento è scappato di mano, come con tangentopoli o il caso Moro. Perché se è invece tutta farina del suo sacco, noi italiani facciamo la figura di quel film francese, la cena dei cretini, che si fanno fuorviare dal primo Lucignolo che promette ll Paese dei Balocchi. Cose che ci fanno capire che Cetto La qualunque in proporzione, col suo più pilo per tutti, è uno Statista.
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Beppe Grillo, con la norma sul premierato, avrebbe governato l’Italia
Speriamo che sia stato un golpe digitale, un abbaglio indotto da menti raffinatissime alla P2, qualcosa che possa salvarci la coscienza, perché se è vero, cosa che dubitiamo sempre, ciò che dice siamo come italiani il popolo più deficiente del pianeta. Solo dei Minus habens possono aver dato, ed ancora dare credito, ad una concezione della politica il cui fondatore dice in diretta TV che è stata una vaccata. E come se Marx risorgesse e ospitato dalla Gruber, che lo ospiterebbe più che volentieri, dichiarasse che il capitalismo è buono e la classe operaia deve andare all’inferno. Voi lo capite che se ci fosse stata la norma sul Premierato, questo personaggio da opera da tre soldi sarebbe stato Premier vero?
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La verità è che Samuel Beckett e Jonesco dovrebbe essere studiati già alle medie, al posto di Machiavelli e Guicciardini. Perché l’Italia è il palcoscenico ideale per il Teatro dell’Assurdo. La vera America, il vero American Dream, è l’Italia, il Paese dove tutto può accadere.