Vai al contenuto

Assalto femminista a sede Pro Vita, lo sfogo della Meloni: “Devastata, è inaccettabile”

Pubblicato: 27/11/2023 14:30
assalto Pro Vita Meloni

La manifestazione svoltasi a Roma sabato scorso contro la violenza sulle donne si è portata dietro un inevitabile codazzo di polemiche. Ma, oltre allo scontro sul cosiddetto “patriarcato”, a fare notizia è stato l’assalto compiuto d alcuni manifestanti a volto coperto contro la sede della associazione di ispirazione cattolica ‘Pro Vita e Famiglia’. Il portavoce Jacopo Coghe denuncia il rinvenimento addirittura di un “ordigno esplosivo”. Mentre la premier Giorgia Meloni si sfoga sui social, puntando il dito contro Elly Schlein, Giuseppe Conte e Maurizio Landini.
Leggi anche: Giulia Cecchettin, la lettera di Elena alla sorella: “Questa casa vuota come il mio cuore”

La denuncia del portavoce di ‘Pro Vita e Famiglia’

“Oggi, nel recarci presso la nostra sede di ‘Pro Vita e Famiglia’ dopo i violenti e criminali attacchi transfemministi di ieri durante la manifestazione contro la violenza sulle donne di ‘Non una di meno’, abbiamo rinvenuto un piccolo ordigno esplosivo dentro i nostri uffici, fortunatamente non entrato in funzione. – denuncia Coghe su X – Siamo sconvolti da questo vero e proprio atto terroristico, volto a intimidirci”.

“Quanto accaduto tra ieri e oggi dimostra letteralmente l’ipocrisia dei movimenti femministi e transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un’azione intimidatoria contro la nostra onlus. Una violenza ancor più ingiustificata vista l’attività della nostra associazione: la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia e la tutela della libertà educativa dei genitori”, conclude il portavoce di ‘Pro Vita e Famiglia’.

Lo sfogo social della Meloni

“Io non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come quelli avvenuti sabato a danno dell’associazione ‘Pro Vita e Famiglia’. – questo invece il messaggio della Meloni sul social network di Elon Musk – Voglio interrogare tutti su una questione banale: la violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee? È questa la domanda sulla quale, da parte di certa sinistra, non abbiamo mai avuto una risposta chiara. Spero stavolta arrivi, da Elly Schlein, da Giuseppe Conte, da Maurizio Landini e dalla Cgil ai quali tutti manifestammo la nostra solidarietà in occasione del vergognoso assalto alla sede del sindacato. Una sede devastata è inaccettabile sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise”, conclude la premier.
Leggi anche: Giulia Cecchettin, Cruciani insiste: “Sono un uomo ma non mi scuso”