Vai al contenuto

Impennata del Covid, cosa sapere sui certificati, vaccino, tamponi e mascherine

Pubblicato: 27/11/2023 15:28
Torna a fare paura il Covid

Con la stagione fredda torna a impennarsi il Covid, che spaventa gli italiani. Nelle ultime due settimane si è registrato un incremento del 30%, che ha portato il totale dei casi ai livelli di gennaio. Aumentano i ricoveri, anche se la malattia è molto meno virulenta rispetto agli scorsi anni. Il ministero della Salute inviterà i soggetti fragili a vaccinarsi. Finora la campagna vaccinale non è andata bene, soprattutto al Sud. Sono meno di 900 mila i soggetti ad aver ricevuto il vaccino, contro i 6 milioni dello scorso anno. Ecco perché e cos’altro c’è da sapere circa obblighi, certificati di malattia e mascherine.
Leggi anche: Allarme cinese, il batterio che fa paura. Come un virus. Cosa fare
Leggi anche: La polmonite dei bambini dalla Cina arriva all’Europa, cosa sappiamo.

La campagna vaccinale anti Covid è ancora a livelli molto bassi

Torna a impennarsi il Covid, che spaventa gli italiani: cosa c’è da sapere sui permessi e gli obblighi sanitari

Per quanto riguarda i vaccini anti Covid, la causa principale del crollo della campagna vaccinale è che non esistono più obblighi o restrizioni, tutto è lasciato al senso di responsabilità dei singoli, sia per quanto riguarda l’isolamento e le mascherine che, appunto, le vaccinazioni.

Come si apprende dal sito del ministero della Salute, tutti gli obblighi sono caduti da tempo. La vaccinazione è raccomandata per le categorie a rischio (over 60 e fragili) per le donne incinte e per gli operatori sanitari.
Il ministero ripropone l’obbligo di tampone solo per chi ha sintomi influenzali e arriva al pronto soccorso o deve ricoverarsi. Per chi invece sta bene non è necessario.

Principali domande e risposte sul Covid dal ministero della Salute

Cosa devono fare i positivi al Covid? “Possono anche uscire perché non c’è più alcun obbligo di isolamento”. Esiste solo una raccomandazione a restare a casa finché non vanno via i sintomi. Un po’ come avviene con l’influenza.

Quando va messa la mascherina? Anche in questo caso non ci sono obblighi, ma raccomandazioni a tenerla se si è positivi e si incontrano altre persone, in particolare se fragili.

I lavoratori positivi devono avvisare il loro datore? Se stanno male possono chiedere al medico di essere messi in malattia. Se non hanno fatto il tampone il medico potrebbe decidere di effettuarlo.

Quali regole ci sono sulla scuola? La regola è la stessa del lavoro. L’obbligo di isolamento non c’è più e in teoria i positivi possono entrare in classe, ma come per ogni altra malattia infettiva in generale si raccomanda di restare a casa, sempre dietro certificato medico.

Come regolarsi con i mezzi di trasporto? Nessun obbligo, nemmeno in questo caso. Una questione di buonsenso che dovrebbe spingere chi non vuole rischiare di prendere l’infezione, magari perché fragile, a mettere la mascherina. A chi invece è positivo e deve uscire, come visto, si raccomanda di proteggersi.

Dove si può fare il tampone? Molte farmacie sono quasi tutte attrezzate per fare il tampone. Teoricamente li potrebbe fare anche il medico di famiglia. In quel caso il risultato viene comunicato alla Asl. Non hanno alcun valore ufficiale, invece i tamponi fatti a casa.

Qual è la regola per gli ospedali? L’ospedale è l’unico posto, insieme alle Rsa, dove la mascherina è ancora obbligatoria, nei reparti che ricoverano persone fragili o anziane. Le direzioni sanitarie degli ospedali hanno comunque la possibilità di introdurre obblighi a seconda dei rischi in determinati reparti.

Chi va in ospedale deve fare il tampone? Il ministero ha riproposto l’obbligo di tampone solo per chi ha sintomi influenzali e arriva al pronto soccorso o deve ricoverarsi. Per chi invece sta bene non è necessario.

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2023 18:07