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“Sono andata in ospedale, mio marito mi ha menato”: il terribile audio di Vincenza prima che venisse uccisa

Pubblicato: 01/12/2023 16:53

Si chiamava Vincenza Angrisano la 42enne uccisa a coltellate dal marito ad Andria. Il marito, Luigi Leonetti è il guardiano del rimessaggio dove si trova l’abitazione in cui la coppia viveva con i figli minorenni e dove la donna ha trovato la morte.

Gli operatori sanitari che hanno intercettato la chiamata fatta da Leonetti subito dopo l’omicidio, hanno sentito i bimbi urlare. “Venite, l’ho accoltellata” avrebbe detto l’uomo prima di fornire l’indirizzo per l’intervento.


In un terribile audio la donna aveva confessato le violenze subite cinque giorni prima di essere assassinata: “Ho avuto una settimana molto particolare, sono andata in ospedale perché mio marito mi ha alzato le mani”.
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Vincenza Angrisano era già finita in ospedale 5 giorni prima

Vincenza era già finita in ospedale il 23 novembre a causa degli schiaffi subiti per mano del marito, che cinque giorni dopo l’ha uccisa a coltellate.

Il rapporto della coppia si era incrinato da circa un mese. Erano separati in casa, lei voleva troncare definitivamente la relazione.

La sorella Maria ora straziata dal dolore ha dichiarato: “Lei non si confidava troppo con noi. Soltanto loro possono sapere come stavano le cose nella coppia. Questa storia è troppo grossa. Non avrei mai pensato che accadesse a noi. Vorremmo vivere in silenzio il nostro dolore”.
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Leonetti ha subito confessato

Il giorno dopo l’omicidio Leonetti ha confessato. L’uomo si sarebbe detto “pentito” durante l’interrogatorio davanti alla giudice tranese Anna Lucia Altamura, che ha disposto la custodia in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto contro il coniuge.

Vincenza aveva detto a Luigi che quella sera se ne sarebbe andata via di casa e questo l’ha fatto infuriare. Così l’ha aspettata e accollata a morte davanti ai figli. I bambini sono stati poi affidati agli psicologi del Centro di cura del trauma, per assisterli.
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La sindaca di Andria Giovanna Bruno: “Ora tocca a noi parlare”

La sindaca di Andria ha voluto ricordare la donna e lanciare un appello: “Cara Enza, ora che lui ti ha zittito per sempre, tocca a noi parlare. Ora che ti ha tolto ai tuoi figli, spetta un po’ anche a noi far giungere loro il calore di una città intera. La città, muta, attonita, sconvolta, incredula, silente condanna la violenza, condanna ogni forma di violenza, condanna questa brutale violenza, a respinge senza che per essa possa esserci giustificazione alcuna. Cara Enza, ora che quel tuo sorriso è stato vinto dal ghigno di una morte che un uomo ha voluto per te, proveremo noi a sorridere ai tuoi bambini. Proveremo noi, insieme a te, a spiegar loro che l’amore non uccide. Non ferisce”.
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Ultimo Aggiornamento: 01/12/2023 16:57