Una nuova giornata di lavori in Commissione Bilancio si è trasformata in un campo di battaglia politica, con tensioni tra maggioranza e opposizione. La questione al centro dell’attenzione è stata la proroga del Superbonus, una maxi agevolazione edilizia oggetto di dibattito politico e istituzionale.
Leggi anche: Manovra rimandata in primavera, schiaffo dell’Europa
Giorgetti blocca le polemiche sul Superbonus
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sentire la sua voce in maniera inequivocabile, con un comunicato del ministero dell’Economia che metteva fine alle speculazioni sulla proroga del Superbonus. Il messaggio diretto era rivolto a Forza Italia, il partito che aveva proposto nuovamente l’estensione del Superbonus al 110%, un’idea già respinta in passato dal Mef.
La nota del Tesoro ha sottolineato l’irremovibilità del ministro Giorgetti: non ci saranno modifiche che comportino nuova spesa, specialmente considerando che i saldi della manovra sono già stati inviati a Bruxelles. Questa posizione ferma ha generato tensioni in commissione, con l’opposizione che ha deciso di abbandonare i lavori in segno di protesta.
Superbonus, per Giorgetti non è il momento giusto per gli emendamenti
Non solo Forza Italia, ma anche Fratelli d’Italia ha cercato di riaprire il dossier Superbonus, ma il ministro Giorgetti ha ribadito che non è il momento di introdurre emendamenti che comporterebbero ulteriori spese. La tensione è rimasta alta, e i lavori in commissione Bilancio sono rimasti fermi, complice l’assenza dell’emendamento del governo sugli investimenti.
Le opposizioni hanno reagito con forza, denunciando la situazione e mettendo in discussione la possibilità di un esercizio provvisorio. La senatrice del Pd, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato: “Non è possibile andare avanti così, abbandoniamo i lavori”. Questa protesta è stata sostenuta anche da 5 Stelle, Italia Viva e Avs. Nel frattempo, i senatori della maggioranza hanno deciso di abbandonare la sala Koch, riconoscendo l’impasse.
Fiducia dal Mef, Albano: “Manovra in aula 18 dicembre”
Nonostante le tensioni e l’incertezza, la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, ha espresso la sua convinzione che la manovra arriverà in aula il 18 dicembre. Tuttavia, a sei giorni dalla scadenza già rinviata tre volte, la Finanziaria è impantanata in commissione. Si parla di un possibile ritorno in aula tra il 27 e il 30 dicembre, con la manovra a un passo dall’esercizio provvisorio. La situazione politica resta incerta, e il futuro della legge di bilancio è oggetto di dibattito e incertezza.