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Liliana Resinovich, la salma sarà riesumata a fine gennaio

Pubblicato: 03/01/2024 13:49

La salma di Liliana Resinovich sarà riesumata entro fine mese. Lo rende noto il capo della Procura di Trieste, Antonio De Nicolò. La donna, 63 anni, fu ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, nelle vicinanza della sua abitazione. Era scomparsa da tre settimane. Il processo “bis” sulla sua morte potrà chiarire molti dubbi. Il primo processo, infatti, si era concluso con un nulla di fatto, non riuscendo a chiarire neanche se si fosse trattato o meno di omicidio.
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Liliana Resinovich sulla panchina rossa a Trieste

La comunicazione della Procura

“Il sostituto procuratore di Trieste Maddalena Chergia, titolare del relativo procedimento, ha disposto con la procedura dell’accertamento tecnico non ripetibile il conferimento, ad un collegio di consulenti, dell’incarico di riesumazione della salma della signora Liliana Resinovich”, si legge nella nota del procuratore, che ricorda che la riesumazione è stata “segnalata come opportuna” dalla consulente della procura, Cristina Cattaneo.

Il pm, si legge ancora nella nota, “ha pertanto stabilito, per una data che si colloca verso la fine del presente mese, la convocazione innanzi a sé degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni, dandone debito avviso ai prossimi congiunti della deceduta ed ai rispettivi difensori. Prevedibilmente al formale affidamento dell’incarico farà sollecito seguito l’attività consulenziale prevista”.

I dubbi lasciati dal processo e le anticipazioni di Quarto Grado

La procura ha dunque eseguito quanto preannunciato dall’ex generale dei Ris, Luciano Garofano, nella puntata di inizio dicembre di Quarto Grado, su Rete4. Una notizia molto attesa, dopo il conferimento dell’incarico per l’analisi autoptica a Cristina Cattaneo, medico legale del rinomato centro Labanof.

Gli esami eseguiti sul corpo di Resinovich dopo il suo ritrovamento non permisero di giungere a conclusioni certe, dato lo stato del copro. Liliana fu ritrovata avvolta in due sacchi della spazzatura, con la testa in due sacchi di nylon. Nel corso di questi tre anni si era anche ipotizzato che il cadavere fosse stato nascosto in una cella frigorifera o qualcosa di simile, prima di essere abbandonato nel bosco. Le indagini non avevano portato ad alcuna indicazione derivante da segnalazioni, filmati di videocamere o altro. Il caso si apprestava, dunque, ad essere archiviato, prima della decisione contraria del gip.

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2024 15:25