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Quadro rubato, Vittorio Sgarbi indagato per furto di beni culturali. Lui: “ennesima diffamazione”

Pubblicato: 09/01/2024 09:30
Sgarbi indagato quadro Report

L’inchiesta di Report costa caro a Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario ai Beni culturali del governo Meloni risulta infatti indagato dalla procura di Imperia per furto di beni culturali. Questo reato è infatti collegato ad un’altra indagine per espropriazione illecita di opere d’arte che i magistrati liguri stanno conducendo. A condurre però le indagini su di lui è per competenza territoriale la procura di Macerata, visto che Sgarbi ha il domicilio a San Severino Marche. Al centro dell’inchiesta c’è il dipinto ‘La cattura di San Pietro’ di Rutilio Manetti, rubato nel 2013 nel Castello di Buriasco in Piemonte, che secondo Report sarebbe lo stesso che ora è di proprietà di Sgarbi.
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L’altra indagine su Vittorio Sgarbi di cui si è appena accennato è invece quella che ha per protagonista un altro quadro, attribuito all’artista Valentine De Boulogne. Per questo l’ipotesi di reato potrebbe allargarsi anche a contraffazione, ricettazione di opere d’arte e truffa. Con in aggiunta l’aggravante dell’associazione.

La reazione di Sgarbi: “Un furto che non ho commesso”

Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza”. L’ennesima diffamazione” afferma Sgarbi che aggiunge: “Ancora una volta Il Fatto mente”

Tutti i particolari dell’indagine su Sgarbi

A parlare per primo dell’indagine su Sgarbi è stato il Fatto Quotidiano che ha collaborato con Report nell’inchiesta sul presunto Manetti rubato e poi finito nelle mani del sottosegretario. Secondo l’accusa, Sgarbi avrebbe fatto modificare il dipinto per farlo sembrare diversa rispetto a quello rubato in Piemonte. Gli inquirenti indagano soprattutto su due particolari: la tela strappata e il particolare della fiaccola che sarebbe stato aggiunto di proposito per camuffare l’opera.

Vittorio Sgarbi ovviamente nega tutto, arrivando persino a denunciare per stalking gli inviati di Report che hanno osato porgli domande scomode sulla spinosa vicenda. A suo dire, infatti, il quadro di sua proprietà sarebbe stato ritrovato casualmente a Villa Maidalchina, una residenza nobiliare acquistata nel 2000 dalla madre del critico d’arte.
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Ultimo Aggiornamento: 09/01/2024 12:40