Alta tensione tra Fabio Fazio e la Rai. L’ex conduttore della tv pubblica, oggi passato a Discovery sul Canale Nove, nella prossima puntata di ‘Che tempo che fa’ avrà infatti come ospiti i due mattatori della prossima edizione del Festival di Sanremo che prenderà il via tra qualche giorno. Si tratta ovviamente di Amadeus e Fiorello. Non è certo la prima volta che i due si accomodano nel salotto di Fazio. Ma a fare notizia è appunto il fatto che ora il conduttore lavori per la concorrenza.
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Il post di Che tempo che fa
“Iniziamo così: Amadeus e Fiorello domenica sbarcheranno insieme sul Nove a ‘Che tempo che fa’ per raccontarci il prossimo Sanremo 2024”. È questo il post, pubblicato sui canali ufficiali della trasmissione in onda sul Nove, che tanto sta facendo discutere.
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Iniziamo così: Amadeus e @Fiorello domenica sbarcheranno insieme sul Nove a #CTCF per raccontarci il prossimo #Sanremo2024 💥
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 1, 2024
A domenica 🍿 pic.twitter.com/qI1dDiWucj
Botta e risposta tra Fazio e l’ad Rai
Polemica che va aggiungersi a quanto dichiarato dallo stesso Fabio Fazio al Corriere della Sera: “Vedo un nuovo regolamento a Sanremo nel quale scrivono che nei tre giorni successivi alla chiusura del Festival il vincitore non può andare in trasmissioni che non siano della Rai. Ora, sarà sicuramente una coincidenza il fatto che di solito il vincitore veniva da me. Perché non può essere vero che è stata fatta una regola contro il mio programma. Non può essere vero. Anche perché a Natale siamo tutti più buoni”.
Parola a cui ha replicato immediatamente l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio: “Il vincitore di Sanremo, la sera della domenica, andava da Fabio Fazio… quando era in Rai. Ora che lui è alla Nove, rete concorrente, il vincitore sarà sempre ospite in Rai. Non vedo alcuna differenza col passato. Non c’è nessuna novità. Ogni motivo è buono per contestare la Rai. Ma l’unica verità è che oggi e, nonostante i profeti di sventura, anche per il futuro, in Italia la televisione è la Rai che continuerà a contribuire alla costruzione dell’identità nazionale, consentendo ai cittadini di riconoscersi dentro una memoria che appartiene a tutti”.
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