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Padova, la disperazione di Giulio dopo l’incidente: “Valentina l’amore della mia vita. Non voglio che stacchino la spina”

Pubblicato: 03/04/2024 16:11

La vita di Valentina Urli, 33 anni, e quella del suo compagno Giulio Stoppa, hanno subito un tragico e improvviso cambiamento. Un incidente stradale, avvenuto a Padova, mentre stavano andando ad Adria, dalla famiglia di lui, per il pranzo di Pasqua, ha interrotto una vita piena di sogni e progetti. Oggi la vita di Valentina, per tutti Tina è attaccata a un filo. Sta malissimo e i medici dovranno decidere se staccare la spina a Valentina, dichiarata cerebralmente morta dagli medici dell’ospedale di Padova.

La piccola Ameliè, che stava crescendo nel grembo di mamma Valentina, si è già spenta. L’auto della famiglia, infatti, si è ribaltata all’uscita da una rotatoria, in corso Stati Uniti a Padova. “Terrò in vita Valentina, non permetterò a nessuno di spegnere le macchine. Se c’è un filo di speranza non dovrà essere tagliato” queste le prime parole di Giulio.
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Valentina era al quinto mese di gravidanza

Lei originaria di Udine, lui di Adria (Rovigo). Si erano conosciuti qualche anno fa ad un autoraduno e da quel momento avevano iniziato a frequentarsi. Valentina Urli, 33 anni, era al quinto mese di gravidanza. Con il sole dell’estate sarebbe nata Amelie, nome scelto perché ispirava un sogno, quello di una vita insieme. Il matrimonio era già fissato per l’11 maggio, nella casa di Trebaseleghe (Padova) era tutto pronto per l’arrivo della bimba. Poi però piomba la tragedia, proprio nel giorno di festa.

“Stavamo andando al pranzo di Pasqua da mia mamma”, ha raccontato Giulio. “Fino a che non ho affrontato quella maledetta rotonda”. Non ci sono altri mezzi coinvolti. Giulio Stoppa ha perso il controllo della sua Bmw station wagon ed è finito contro un platano. Il racconto è drammatico. “Io mi sono ritrovato fuori dalla macchina con la testa rotta, sono corso per aprire lo sportello di Valentina. Mi ha guardato e mi ha salutato un’ultima volta, aprendo e socchiudendo subito dopo gli occhi. Ho provato a fare qualsiasi cosa, poi sono caduto per terra, perdevo tanto sangue. Sono arrivati i soccorsi: le sue condizioni erano troppo gravi sin da subito, in ospedale siamo stati ricoverati entrambi. Ma la sera mi sono fatto dimettere per andare da lei”.

Giulio, in una dichiarazione piena di dolore e disperazione, ha espresso il suo desiderio di mantenere viva la sua compagna fino a quando sarà possibile: “Le ho sempre detto: ‘Fino a quando io sono vivo sarai viva anche tu’“. Ma la vita ha preso per loro una piega dolorosissima. “Valentina è in fin di vita – ha precisato Giulio alla Voce di Rovigo – non è morta ma non spetta a me decidere se staccare la spina, è una decisione che prenderanno i medici di Padova”. 

Nonostante i medici abbiano dichiarato che non ci sono più speranze per Valentina, Giulio continua a credere in un miracolo: “Posso dire che le speranze sono praticamente nulle, la situazione è irreversibile. Purtroppo lo dicono i medici, sono venuti tutti giù, c’erano 15 medici attorno a lei. Ma un miracolo può sempre succedere e ci spero fino all’ultimo”. Nonostante ciò, Giulio non vuole rinunciare: “Per me Valentina è sempre e sarà per sempre e per tutta la vita l’amore più grande che io potessi trovare. Ecco perché l’11 maggio ho scelto di sposarla e creare una famiglia con lei”. 
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