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Rai, dopo l’addio di Amadeus c’è chi resta: dicono di sì Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli

Pubblicato: 17/04/2024 20:42

L’addio di Amadeus alla Rai ha innescato una serie di speculazioni sul futuro di alcuni dei volti più noti dell’azienda. Mentre il futuro di Fiorello rimane incerto, con l’artista che non ha ancora confermato i suoi piani per la prossima stagione di Viva Rai2, due figure chiave hanno invece garantito il loro impegno verso l’azienda di Viale Mazzini: Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli.
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Durante una recente riunione del consiglio di amministrazione della Rai, che ha visto l’approvazione del bilancio del 2023, Sigfrido Ranucci ha riconfermato il suo affetto per l’azienda, esprimendo gratitudine per la conferma delle repliche estive del suo programma, Report, su Rai3. Federica Sciarelli, dal canto suo, ha dissipato le voci di un suo possibile ritiro anticipato, confermando il suo impegno per almeno un’altra stagione di “Chi l’ha visto?“, nonostante il prossimo raggiungimento dell’età pensionabile.

La notizia dell’addio di Amadeus è stata confermata da Roberto Sergio, Ad della Rai, che ha descritto la decisione come motivata da ragioni personali, nonostante gli sforzi dell’azienda di trattenerlo.

Sul fronte dell’innovazione, l’estate vedrà il debutto di un nuovo programma di approfondimento condotto da Monica Maggioni, previsto per il 24 luglio in prime time sulla terza rete.

Non solo Rai: Nove punta anche ai nomi di La7

Nel frattempo, Fiorello ha alimentato discussioni con i suoi commenti durante la rassegna stampa mattutina di Viva Rai2, giocando con l’idea di un potenziale acquisto del polo giornalistico di La7 da parte della Warner, e menzionando un interesse di Nove per Enrico Mentana, direttore del TgLa7.

Queste dinamiche arrivano in un momento di grande fermento per la Rai, con il consiglio di amministrazione in scadenza e l’imminente rinnovo. Le posizioni di Ad e presidente sono ancora oggetto di discussione, con Giampaolo Rossi e Simona Agnes tra i nomi più quotati per queste cariche.

In questo clima di cambiamento e tensione, l’assemblea dei cdr ha espresso preoccupazione per le direzioni future dell’azienda, proclamando uno stato di agitazione e annunciando un pacchetto di cinque giorni di sciopero. Ulteriori discussioni sono previste sul Media Freedom Act e sul regolamento della par condicio, temi caldi che promettono di tenere alta l’attenzione sul futuro della Rai nelle prossime settimane.