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Gad Lerner asfalta Israele: “Piano folle e sconsiderato”. E scoppia lo scontro (VIDEO)

Pubblicato: 18/04/2024 10:04
Gad Lerner

Il mondo è in fibrillazione e i continui attacchi a più latitudini agitano i cittadini e l’opinione pubblica. Delle ostilità a Gaza, con la guerra tra Israele e Palestina e Iran, si discute nella puntata del 17 aprile di “Prima di domani“, il programma televisivo di Rete4 condotto da Bianca Berlinguer. Tra gli ospiti ci sono anche uno scatenato Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, e Gad Lerner, sul fronte opposto. Sallusti argomenta: “Io sono d’accordo con la de-escalation. Tutti dicono che deve innestarla Benjamin Netanyahu. Ma perché nessuno dice che la de-escalation deve essere innescata innanzitutto da Hamas che deve liberare i 130 ostaggi e consegnare, se vogliamo anche ad un’autorità terza, i terroristi che hanno compiuto la strage più feroce degli ultimi 50 anni? Perché – chiede ancora il giornalista – nessuno dice che Hezbollah deve iniziare la de-escalation smettendo di bombardare Israele dal Libano? Per fare la de-escalation bisogna essere in due, questa è la sintesi”. L’opinione di Lerner, però, è assai diversa. (Continua a leggere dopo il video)
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Gad Lerner sottolinea invece la voglia di rivalsa e rappresaglia di Israele dopo l’assalto di sabato sera dell’Iran e spiega quali sono i due scenari al momento in campo: “Il gruppo dirigente israeliano è diviso sul tipo di risposta. C’è chi crede che si debba dar retta all’Occidente, agli Usa, all’Unione europea, quelli che parlano di de-escalation, anche se avrebbero dovuto cominciare a parlarne un po’ prima, ci sono voluti sei mesi per capire che la superiorità militare non basta a stabilizzare la situazione. E chi invece, come forse, temo, Benjamin Netanyahu, pensa che questa sia la volta buona in cui convinciamo i nostri alleati, che sono anche coloro che ci forniscono le armi, gli Stati Uniti in prima persona, che con una buona azione militare diretta contro l’Iran abbattiamo il regime degli Ayatollah, che è al potere dal 1979″. (Continua a leggere dopo il video)

La conclusione di Gad Lerner è amarissima: “A me sembra un piano folle e sconsiderato. La chiave della risposta – conclude Lerner – è soprattutto il dove. Sul territorio dell’Iran o aprendo una terza guerra del Libano“. Intanto resta apertissimo il fronte Ucraino, mentre resta in una situazione di massima allerta Taiwan. Per non parlare delle continue guerre civili in Africa, dei Paesi baltici che si preparano a una possibile invasione russa e la Corea del Nord che promette possibili attacchi. Il mondo sembra davvero essere sull’orlo di una terza guerra mondiale.

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