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Quel “Vota Giorgia” fa trasparire la vera visione dell’Europa della Meloni

Pubblicato: 29/04/2024 10:51

Negli ultimi anni, il dibattito sull’identità e il futuro dell’Unione Europea è diventato sempre più acceso. Cinque anni fa, Giorgia Meloni descriveva l’Europa come un “comitato d’affari” dominato da burocrati e interessi franco-tedeschi, un’arena per l'”accordo dietro le quinte su come depredare gli altri Stati europei.” Questa visione riecheggiava un forte sentimento sovranista che trovava radici profonde nell’antagonismo verso un’integrazione europea percepita come oppressiva e distante dalle necessità dei singoli stati nazionali.

Oggi, tuttavia, assistiamo a un’apparente maturazione nella narrazione di Meloni, che si distacca dalla retorica dell’Italexit per abbracciare una sfida di dimensioni continentali. Flavia Perina sulla Stampa sottolinea un salto di qualità nelle ambizioni, con la premier che ora “mostra ai suoi una sfida da fine del mondo, un götterdämmerung per scardinare gli equilibri continentali e imporre all’Europa il modello italiano.” Questa evoluzione suggerisce un cambio di strategia, forse più pragmatico, mirato a influenzare l’Europa piuttosto che a isolarla.

Tuttavia, l’idea di un’Europa ricondotta ai principi della vecchia CEE dei ’60, come indicato da Charles De Gaulle, rappresenta una visione nostalgica e potenzialmente utopica in un’epoca di sfide globali e interdipendenze complesse. La difficoltà di immaginare “il popolarismo europeo a braccetto con Marine Le Pen o i neonazisti di Afd” è un evidente segnale di quanto sia arduo, sia politicamente sia numericamente, attuare un simile cambiamento.

Nonostante l’entusiasmo che queste prospettive possono generare tra gli elettori di destra, è fondamentale considerare i rischi di un’Europa divisa come “una mela”, come l’Italia, dove le contrapposizioni internazionali potrebbero paralizzare decisioni vitali. L’ambizione personale di Meloni di posizionarsi come un unico e distinto punto di riferimento politico, simbolizzato dalla sua campagna “Vota Giorgia”, sottolinea un ulteriore spostamento verso una politica più personalizzata e meno collegiale.

In conclusione, mentre l’Europa continua a cercare la sua strada tra integrazione e sovranità, le proposte di Meloni offrono uno spunto di riflessione critico sul tipo di leadership e visione necessarie per navigare il futuro del continente. Le sue recenti trasformazioni ideologiche potrebbero o non potrebbero essere la soluzione, ma stimolano un importante dibattito sulla direzione che l’Europa dovrebbe prendere nel prossimo decennio.

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