
La senatrice a vita Liliana Segre, durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle minacce che ha ricevuto nel corso degli anni e che ha scelto di ignorare. Ha ribadito la sua determinazione nel non lasciarsi intimidire da coloro che cercano di minacciarla, sottolineando che, nonostante tutto, non ha paura di uscire di casa. Segre ha condiviso il suo senso di frustrazione nel sentirsi costretta a essere cauta e a restare in casa, nonostante la sua voglia di vivere attivamente la vita e perseguire le sue passioni. Ha anche evidenziato l’aumento dei sentimenti di rabbia e antisemitismo, sottolineando che anche gli ebrei italiani non coinvolti nelle decisioni politiche di Israele sono stati oggetto di odio ingiustificato.
“Dico sempre che ho vissuto invano. Per 30 anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a 94 anni a sentirmi dire ‘stai attenta, stai a casa’… A me piace vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi?” ha detto Segre. Incalzando poi: “Nonostante la Shoah e tutto quello che possiamo raccontare, il popolo di Israele continua a vivere nell’indifferenza generale. Siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo al convegno organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) su “Le vittime dell’odio”, ha ribadito l’importanza di contrastare fermamente l’antisemitismo e ha sottolineato l’incremento significativo delle segnalazioni di sentimenti d’odio. Ha evidenziato il pericolo che l’antisemitismo possa alimentare forme di terrorismo e ha esortato alla rifiutare ogni forma di azione che rifletta sentimenti antisionisti e antisemiti.
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