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Orrore a Ponza: lavoratore stagionale stupra la figlia 16enne dei vicini

Pubblicato: 08/07/2024 12:18

Una serata che si è trasformata in un incubo per una giovane sedicenne. Il grave fatto di cronaca si è verificato ieri sera (7 luglio) sull’isola di Ponza. Martina (il nome è di fantasia), 16 anni, figlia di genitori nel settore della ristorazione, era sola nel loro appartamento affittato quando è stato violato il suo spazio e la sua sicurezza da un 30enne romano, Manuel, giunto sull’isola con l’intento di lavorare. Manuel, recentemente licenziato dal suo impiego come cameriere per cattiva condotta, si è introdotto nell’abitazione di Martina nei pressi di I Conti. Il suo intento non era quello di un vicino di casa amichevole, ma di commettere un atto terribile. Nonostante il suo tentativo di nascondere le prove del suo crimine, l’intervento celere dei carabinieri ha permesso di raccogliere le prime prove cruciali.
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Il terribile racconto di Martina

Martina, che non parla italiano e ha avuto bisogno dell’aiuto di un interprete, ha trovato la forza di raccontare ai militari ciò che aveva subito. Intanto, gli investigatori hanno scoperto che Manuel non era nuovo a situazioni di questo genere: con un passato già segnato da crimini e abusi, era già noto alle forze dell’ordine per violenza, furti e traffico di droga.
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Dopo l’arresto, Manuel è stato denunciato e allontanato dall’isola con un foglio di via. Martina, soccorsa tempestivamente, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale “Goretti” di Latina, dove ora è ricoverata mentre vengono effettuati gli accertamenti necessari.

“Situazione fuori controllo”

Questo tragico episodio ha scosso Ponza, portando alla luce anche il problema dei lavoratori stagionali senza scrupoli che arrivano nell’isola, spesso con un passato criminale alle spalle. “La situazione è fuori controllo”, denuncia un operatore turistico locale, evidenziando problemi di sicurezza pubblica e il diffuso traffico di droga notturno.

Ora, mentre la comunità locale si riprende dallo shock, le autorità stanno valutando controlli più severi nei locali e un’azione mirata contro il lavoro nero. È necessario agire immediatamente per evitare altre tragedie come quella che ha colpito Martina, che ora, con il supporto del codice rosso attivato, cerca rifugio in una nuova dimora lontano dalle mura che sono diventate testimoni del suo tormento.

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Ultimo Aggiornamento: 08/07/2024 13:39

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