Le forze di sicurezza e i servizi segreti turchi hanno arrestato questa mattina Vishkan Soltamatiov, noto terrorista dell’Isis-K, ritenuto la mente dietro l’attentato del 28 gennaio presso la chiesa italiana di Santa Maria a Istanbul, in cui una persona ha perso la vita. L’arresto di Soltamatiov è il risultato di un lungo lavoro di intelligence che ha permesso di rintracciare il terrorista, originario del Tagikistan, dopo mesi di indagini e operazioni.
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Soltamatiov era noto per il suo ruolo di alto rango all’interno dell’Isis-K, una cellula dell’ISIS attiva principalmente tra Afghanistan, Iran e Asia Centrale, che mira alla creazione di un califfato nella regione del Khorasan. Il gruppo è diventato uno dei principali nemici nella lotta al terrorismo globale, concentrando la sua azione non solo in Medio Oriente, ma anche su obiettivi in Turchia.
Diversi arresti negli ulti i mesi
Negli ultimi 12 mesi, i servizi segreti turchi hanno sventato diversi attentati pianificati dall’Isis-K, che includevano obiettivi come chiese, sinagoghe e persino l’ambasciata irachena ad Ankara. Solo nel mese di agosto, sono stati arrestati 283 sospetti terroristi, un segnale della crescente minaccia rappresentata dall’Isis-K nel paese.
Una delle operazioni più recenti, pochi giorni fa, ha portato all’arresto di 27 sospetti durante un raid, continuando la serie di operazioni di successo contro i gruppi terroristici in Turchia. Tra gli arresti più significativi, si ricorda quello di un terrorista russo dell’Isis a luglio, fermato dopo essere entrato in Turchia con un volo proveniente da Mosca. L’uomo era accusato di aver pianificato l’attacco al Crocus City Hall di Mosca.