In questi giorni si parla con insistenza delle conseguenze della revisione delle rendite catastali sui proprietari di case. E c’è seria preoccupazione per l’elenco dei tributi che potrebbero aumentare in modo affatto indolore: Imu, Tari, Imposte di Registro, Imposte di successione e donazione, Iva, Isee. Tutti costi che aumenterebbero e andrebbero a pesare sulle tasche delle famiglie.
Le “novità” annunciate da Giorgetti
Le novità di cui ha parlato il Ministro Giorgetti, nelle intenzioni, saranno applicate agli immobili che hanno goduto del Superbonus e agli immobili fantasma. “Non si tratta”, ha affermato il Ministro, “di fare l’aggiornamento dei valori di mercato, che pure la Commissione Ue ci ha chiesto ripetutamente. Ma soprattutto di andare a cercare le case fantasma e di precisare che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare anche i dati catastali“.
Le possibili maggiorazioni: l’esempio di Milano
I dati che riguardano gli aumenti dipenderanno dai singoli casi, per cui non è possibile ricavare un valore medio. Si può però calcolare che, con il passaggio di una classe, si potranno avere maggiorazioni delle rendite catastali fino al 16-18%. Se la rivalutazione è maggiore, la percentuale può arrivare anche al 30%.
Per fare qualche esempio, a Milano un’abitazione popolare A4 di classe intermedia con 6 vani passerebbe da una rendita di 604 Euro a 712 Euro con il passaggio di una classe. Nel caso invece il “salto” fosse di due classi, si arriverebbe a 836 Euro. Secondo i dati dell’Enea, a essere coinvolte dagli aumenti sarebbero due milioni di famiglie. Sono infatti mezzo milione gli edifici che avevano beneficiato del Superbonus, di cui 245mila unifamiliari. E tutti si devono aspettare imposte più salate.