Una storia di abusi e silenzi scuote l’opinione pubblica britannica. La Whitefield School, un tempo considerata un’istituzione d’eccellenza per l’educazione di bambini con difficoltà di apprendimento, è al centro di un’inchiesta che rivela episodi di violenze sistematiche tra il 2014 e il 2017.
Le “stanze della calma”: da luogo di sicurezza a teatro di abusi
Secondo un’inchiesta della Bbc, i bambini autistici iscritti alla scuola venivano rinchiusi per ore in stanze insonorizzate, definite “stanze della calma”. Lontano da occhi indiscreti e senza possibilità di essere uditi dall’esterno, alcuni di loro venivano lasciati soli come punizione, gettati a terra, ignorati persino quando vomitavano o si procuravano ferite autolesionistiche.
Filmati raccolti dalle telecamere di sicurezza della scuola mostrano scene inquietanti: un ragazzino che lancia le scarpe contro una telecamera è stato colpito da un insegnante per farlo smettere. Interventi simili erano la norma, mentre i bambini, molti dei quali non in grado di parlare, restavano chiusi in isolamento senza cibo né acqua.
Le indagini e il silenzio delle istituzioni
Nonostante la pesantezza delle accuse e le prove raccolte, l’indagine della polizia, avviata nel 2021, si è conclusa all’inizio del 2024 senza incriminazioni. Le famiglie delle vittime, ben 39 secondo i dati raccolti, hanno dichiarato di sentirsi abbandonate dalle autorità, che non avrebbero garantito giustizia ai loro figli. Alcuni genitori hanno riportato che i bambini, dopo le esperienze vissute, soffrono di sindrome post-traumatica da stress e di gravi danni psicologici.
Il ruolo dell’Ofsted e la scoperta tardiva
L’Ofsted, l’organismo di controllo delle scuole britanniche, aveva già rilevato l’uso delle “stanze della calma” nel 2017, contribuendo alla chiusura temporanea della scuola. I filmati delle telecamere di sicurezza, contenenti oltre 500 ore di registrazioni, sono diventati di dominio pubblico solo nel 2021, grazie a un’inchiesta basata su decine di chiavette Usb.
Secondo la Bbc, almeno tre membri dello staff, coinvolti nei maltrattamenti, hanno continuato a lavorare nell’istituto anche dopo l’apertura dell’indagine. Inoltre, un docente incaricato di raccogliere le prove non avrebbe segnalato più di 20 video contenenti immagini di violenze fisiche sugli studenti.
Una denuncia che scuote la società
Il parlamentare sir Iain Duncan Smith, intervistato dalla Bbd, ha definito i filmati “sconvolgenti” e ha chiesto un profondo cambiamento nelle istituzioni scolastiche. La Whitefield School, da simbolo di eccellenza, si è trasformata nel simbolo di un fallimento sistemico nella protezione dei bambini più vulnerabili.
La vicenda sconcerta l’opinione pubblica, che non comprende il perché le indagini siano state archiviate senza punizioni per i colpevoli. Lo scandalo generato dal caso ha dato il via a un dibattito sulla necessità di una maggiore trasparenza e supervisione nelle scuole specializzate. Le famiglie chiedono giustizia e riforme, non solo per arrivare alla punizione dei colpevoli ma anche per garantire che episodi simili non si ripetano mai più.