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Palermo, muore in ospedale dopo 17 giorni di attesa: “Papà stava bene quando è entrato”

Pubblicato: 07/01/2025 18:22

A Palermo, un dramma che ha scosso la città. Giuseppe Barbaro, 76 anni, è morto dopo aver aspettato 17 giorni per un intervento chirurgico. La sua famiglia ha raccontato una storia di malasanità che ha portato alla denuncia. «Papà è entrato con una frattura e stava bene», ha dichiarato la figlia Valeria. La morte di Giuseppe arriva dopo un lungo calvario iniziato il 21 dicembre, quando a causa di una caduta si era rotto la clavicola.
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Giuseppe è stato ricoverato presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo, ma la lunga attesa e le condizioni precarie del reparto hanno aggravato la sua situazione. Secondo le testimonianze dei familiari, il 29 dicembre la figlia Aurora ha trovato il padre legato a un letto con i faldoni di plastica, tranne la spalla sinistra. La denuncia è stata presentata dalla famiglia, e sul caso ora indaga la magistratura.
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La recente ispezione del presidente Schifani

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, aveva fatto un’ispezione a Villa Sofia il 3 gennaio, allertato dalle proteste dei pazienti e dei familiari. Durante il blitz, Schifani aveva trovato ben 14 pazienti con femori rotti e altri traumi, tutti in attesa di un intervento. Tre giorni dopo, il 6 gennaio, Giuseppe è morto, e il caso si è trasformato in un’inchiesta giudiziaria.

La lunga attesa di Giuseppe ha sollevato interrogativi sulla gestione dei reparti ospedalieri. Le figlie raccontano di un pronto soccorso dove il padre era rimasto in barella fino al 24 dicembre, e poi trasferito in un reparto con una lunga lista d’attesa per le operazioni rinviate. Secondo Valeria, la situazione organizzativa era disastrosa, ma non vuole accusare direttamente medici o infermieri. La denuncia riguarda piuttosto un sistema che non ha garantito cure tempestive.

Il 28 dicembre, Giuseppe è riuscito a chiamare le figlie con l’unica mano libera, dicendo che era «legato in un magazzino». Il giorno successivo, Aurora è accorsa in ospedale e ha trovato il padre in un letto con legacci di plastica. Lo stato di salute di Giuseppe era peggiorato: aveva febbre alta e, dopo gli accertamenti, gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Le sue condizioni sono peggiorate velocemente, e tre giorni dopo è morto.

Le indagini sul caso di malasanità

Il caso ha sollevato polemiche anche per un altro episodio di malasanità, quello della pensionata Maria Ruggia, morta dopo essere stata lasciata su una barella per giorni. Anche in questo caso, la figlia ha denunciato la situazione al pubblico ministero.

A seguito della morte di Giuseppe Barbaro, la direzione sanitaria di Villa Sofia ha consegnato i documenti relativi alla degenza del paziente, mentre l’inchiesta continua. Il presidente Schifani ha convocato il direttore sanitario e quello amministrativo dell’ospedale per discutere le problematiche emerse. Nel frattempo, la famiglia di Giuseppe Barbaro spera che vengano fatti luce e giustizia su questa tragica vicenda.

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Ultimo Aggiornamento: 07/01/2025 18:45

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