
Fonti qualificate confermano che l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, siglato a Doha durante la notte, verrà attuato domenica, senza ritardi legati alle riunioni del governo israeliano. I media israeliani riportano che il primo rilascio, riguardante tre donne civili, avverrà domenica alle 16, ora locale. La tregua dovrebbe entrare in vigore alle 12:15 della stessa giornata.
Secondo alcune indiscrezioni, l’ufficio del primo ministro ha comunicato ai familiari degli ostaggi che l’elenco dei prigionieri palestinesi destinati al rilascio sarà reso pubblico dopo la riunione governativa prevista in mattinata. L’importante accordo sugli ostaggi è stato ufficialmente firmato a Doha dai rappresentanti di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar, seppur con un giorno di ritardo dovuto a difficoltà dell’ultimo momento.
La tregua a Gaza ha incontrato resistenze significative da parte dell’ultradestra israeliana, che ha minacciato di far slittare l’implementazione dell’intesa, a partire dalla liberazione dei primi ostaggi. “Se l’accordo sarà approvato – ha dichiarato Itamar Ben Gvir alla vigilia della riunione governativa – presenteremo le dimissioni e non faremo parte del governo. Torneremo solo se la guerra a Gaza riprenderà”.

La riunione del governo, prevista per domani, potrebbe subire una pausa per il rispetto dello Shabbat. Dopo il voto, gli oppositori avranno fino a 48 ore per presentare eventuali ricorsi alla Corte Suprema, il che potrebbe rimandare tutto a lunedì. Nel frattempo, pare che le Forze di Difesa Israeliane abbiano ridotto i raid sulla Striscia. Tuttavia, nelle ultime 24 ore, il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha riportato che 81 persone sono state uccise e 188 ferite a seguito degli attacchi.
L’accordo rappresenta un passo cruciale in una situazione complessa, ma le tensioni politiche interne e sul campo restano altissime.