
Il giuramento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti, che si terrà oggi, è accompagnato da misure di sicurezza straordinarie, dovute a timori di potenziali attentati. La giornata, densa di eventi e con un programma serrato, non sarà solo un’occasione storica, ma anche un momento delicato sotto il profilo della sicurezza nazionale.
Con la partecipazione attesa di circa 250.000 persone, le forze di sicurezza sono mobilitate in modo massiccio per garantire l’ordine e la protezione del presidente eletto, degli ospiti di alto profilo e di tutti coloro che prenderanno parte alla cerimonia. Intorno all’evento si respira un clima di euforia ma anche di tensione.
Il programma della giornata e le misure preventive
La giornata si aprirà con una messa alla chiesa episcopale di St. John, seguita da un incontro con Joe Biden e la first lady Jill alla Casa Bianca, prima che il presidente uscente accompagni Trump al Campidoglio. Alle 12.00, Trump leggerà la formula di giuramento davanti al giudice della Corte Suprema, Brett Kavanaugh, e terrà il suo primo discorso da presidente, seguito dalla firma di vari atti ufficiali.

Nonostante il programma siano tradizionalmente caratterizzato da eventi all’aperto, quest’anno, a causa del freddo intenso che ha colpito Washington, la cerimonia si svolgerà al chiuso, all’interno del Campidoglio, una decisione che ricorda quella del 1985, quando Ronald Reagan fu insediato in condizioni climatiche simili.
Dopo il giuramento, il presidente e la sua famiglia parteciperanno a una serie di eventi, tra cui una parata, che si terrà non più lungo la tradizionale Pennsylvania Avenue, ma all’interno della Capital One Arena, sempre per motivi legati alle basse temperature. La giornata si concluderà con tre balli ufficiali, tra cui il glamour “Starlight Ball”, al quale parteciperanno numerosi vip e sostenitori di Trump.
Un dispiegamento senza precedenti: 25.000 agenti e forze militari
Il massimo dispiegamento di forze di sicurezza senza precedenti che accompagnerà l’insediamento di Trump è giustificato dalle crescenti preoccupazioni per possibili attentati. Negli ultimi giorni, le agenzie di sicurezza nazionali hanno lanciato allarmi in merito alla possibilità che gruppi estremisti possano cercare di sfruttare l’occasione del giuramento come un “target” per attacchi violenti. I timori sono rivolti sia all’interno, sia a possibili influenze di Stati nemici.

A Washington, 25.000 tra agenti di polizia e militari sono stati mobilitati, un numero mai visto prima in occasione di un giuramento presidenziale. Le strade che collegano la Casa Bianca al Campidoglio sono già blindate da barriere di metallo, dissuasori in cemento e cavalli di Frisia. Inoltre, la polizia locale ha intensificato la sorveglianza e le forze speciali sono in stato di allerta, pronte a intervenire nel caso in cui la situazione dovesse complicarsi.
Queste misure di sicurezza sono rafforzate dai recenti eventi che hanno coinvolto Trump, tra cui due tentativi di assassinio durante la sua campagna elettorale e vari episodi inquietanti, come l’esplosione a Las Vegas e l’attentato a New Orleans, che hanno alimentato ulteriori preoccupazioni.
Le sfide della sicurezza: tra rischi e precauzioni
Sebbene non ci siano minacce specifiche, l’allerta resta alta, soprattutto considerando che, dopo l’assalto al Congresso del 2021 e gli episodi di violenza politica che hanno caratterizzato gli ultimi anni, la cerimonia di insediamento del Presidente degli Stati Uniti rappresenta un momento di alta tensione e potenziale pericolo.
Il giuramento di Trump sarà un momento storico per la politica americana, ma anche una sfida per le forze di sicurezza, che dovranno garantire che il passaggio di potere avvenga senza intoppi e senza rischi per tutte le persone coinvolte.