
La premier Giorgia Meloni, al termine della sua visita ufficiale in Arabia Saudita, ha sottolineato l’importanza di stringere rapporti strategici tra Italia e il Paese arabo. “Italia e Arabia Saudita hanno interesse a stringere rapporti strategici su varie materie. L’Arabia è un attore chiave in Medio Oriente”, ha dichiarato la presidente del Consiglio durante un punto stampa.
Meloni ha anche ribadito la centralità della normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele come elemento per facilitare il processo di pace nella regione, aggiungendo che “il Regno Saudita ha un ruolo chiave anche in Libano, nel rafforzamento delle istituzioni e nell’elezione del nuovo presidente”.
La questione dei dazi: dialogo e cooperazione
Meloni, però, ha parlato soprattutto dei dazi, una delle questioni più spinose nell’agenda internazionale, soprattutto dopo i primi passi di Trump nel suo mandato presidenziale. La leader di Fdi ha sottolineato che “lo scontro sui dazi non conviene a nessuno“.

Meloni ha ribadito l’importanza del dialogo per affrontare il tema del surplus commerciale tra Europa e Stati Uniti, che nel 2023 ha registrato un saldo positivo per l’Europa di oltre 150 miliardi di euro nel commercio di beni. “Comprendo il punto di vista degli Stati Uniti, ma si tratta di economie complementari e interconnesse, ed è fondamentale trovare soluzioni equilibrate e bilanciate“.
Petrolio e conflitto in Ucraina
Riguardo alla recente richiesta del presidente Trump all’Opec di tagliare la produzione di petrolio per abbassarne il prezzo e influenzare il conflitto in Ucraina, Meloni ha dichiarato: “È una proposta interessante, ma il prezzo del petrolio è una materia molto complessa. Ogni iniziativa che possa spingere la Russia a sedersi al tavolo è da valutare con attenzione”.
Risposta alle critiche dell’opposizione
Meloni ha infine risposto alle critiche ricevute dall’opposizione, negando qualsiasi contraddizione tra le sue azioni attuali e le posizioni espresse in passato: “L’opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa, ma non c’è contraddizione fra quello che dicevo ieri e quello che faccio oggi”.