
Scoppiano le prime tensioni in quella che in molti hanno definito la “coalizione dei big tech“. La rivalità tra i giganti della tecnologia emerge con forza. Dopo la vittoria di Donald Trump, i più ricchi e influenti uomini d’affari del mondo, tra cui Bill Gates ed Elon Musk, si sono trovati ad attaccarsi a vicenda. L’ultimo episodio vede protagonista proprio il co-fondatore di Microsoft, che accusa il patron di Tesla di promuovere politiche di estrema destra e di voler destabilizzare la situazione politica in Paesi stranieri.
Gates critica Musk: “Un genio, ma pericoloso”
In un’intervista al Sunday Times, Gates ha dichiarato che Musk è “super intelligente” ma lo ha avvertito: “Usi il tuo talento per dare una mano, non per alimentare l’agitazione populista“. Secondo Gates, Musk sarebbe troppo incline a sostenere movimenti di destra, in particolare per le sue simpatie nei confronti del partito tedesco AfD. “Vuole promuovere la destra, ma poi dice che Nigel Farage non è abbastanza di destra”, ha aggiunto Gates, criticando la posizione di Musk.
Le accuse politiche e le tensioni internazionali
Nelle sue dichiarazioni, Gates ha espresso perplessità riguardo alle azioni di Musk nei confronti della politica britannica. Il patron di X ha lanciato accuse contro il premier britannico Keir Starmer e altri politici per una presunta copertura su un orribile storia di sturpi e abusi al Parlamento britannico di quelche decennio fa.

Musk, di recente, ha sostenuto che il governo stesse proteggendoo i colpevoli. Gates trova difficile capire perché Musk, con i suoi enormi affari in Cina e Germania, si sia così ossessionato dalle vicende politiche del Regno Unito, e mette in discussione le priorità del miliardario.
Musk sotto attacco: il saluto romano e le polemiche politiche
Il comportamento di Elon Musk è stato recentemente oggetto di critiche anche per un gesto controverso durante l’inaugurazione della presidenza di Trump, quando ha rivolto un apparente saluto romano ai suoi sostenitori (circostanza poi negata dallo stesso miliardario).
L’episodio, comunque, ha scatenato polemiche anche in Italia, dove il suo referente Andrea Stroppa ha cercato di spiegare il gesto attribuendolo all’autismo di Musk. Questa giustificazione è stata però messa in forte discussione, dato che l’autismo, generalmente, porta all’isolamento piuttosto che alla ricerca di consensi pubblici. Ma non sempre, in realtà.
Il conflitto economico: il progetto Stargate e i tagli alla spesa federale
L’attacco di Gates non sembra derivare solo da divergenze politiche. Le tensioni sono cresciute anche a causa del progetto Stargate da 500 miliardi di dollari, che mira allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Musk ha criticato i partner del progetto, tra cui Microsoft, accusandoli di non avere i fondi necessari per portare avanti l’iniziativa. Inoltre, la sua rivalità con Sam Altman, ex socio di Musk e fondatore di OpenAI, ha ulteriormente complicato i rapporti nella Silicon Valley.

Il sostegno a Trump e le alleanze politiche
Infine, è interessante notare che Gates, pur essendo un sostenitore delle politiche di sinistra, ha incontrato Trump a Mar-a-Lago lo scorso dicembre. Gates ha giustificato questa visita, sottolineando l’importanza di confrontarsi con “l’uomo più potente al mondo”.
Sul tavolo, a quanto riferito, c’erano questioni cruciali come la lotta contro l’Hiv e la polio in Pakistan e Afghanistan. La mossa del miliardario ha suscitato scalpore, ma Gates ha sottolineato che le sue priorità politiche non sono cambiate, nonostante il colloquio con Trump.
La guerra dei titani
Le tensioni tra Gates e Musk riflettono una dinamica sempre più complessa nel mondo dei Big Tech, dove l’ideologia politica, i progetti economici e le divergenze personali si intrecciano in un conflitto che non sembra destinato a placarsi.
Se da un lato Musk si è fatto portavoce di un nuovo tipo di politica imprenditoriale, dall’altro Gates continua a difendere un approccio più moderato e istituzionale. Questo contrasto potrebbe segnare un punto di svolta nell’evoluzione delle future alleanze e rivalità tra i protagonisti della tecnologia globale.