
La tomba di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e padre dell’attuale leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, è stata vandalizzata nella notte. Questo atto inqualificabile ha suscitato indignazione tra i membri della sua famiglia e i sostenitori del partito.
Leggi anche: Meloni e Mattarella, l’incontro segreto dopo l’avviso di garanzia: cosa si sono detti
I fatti avvenuti in Bretagna
Il vandalismo è avvenuto nel cimitero di La Trinité-sur-Mer, in Bretagna, dove Jean-Marie Le Pen riposa dal 11 gennaio, quattro giorni dopo la sua morte. Fonti vicine alla famiglia hanno confermato che la tomba è stata gravemente danneggiata. Marion Maréchal, nipote di Le Pen, ha espresso il suo disappunto su X, affermando: “Avete distrutto la tomba dei nostri antenati. La nostra risposta sarà combattervi sempre e ancora di più”.
Reazioni dalla famiglia e dal governo
Jordan Bardella, segretario del Rassemblement National, ha definito l’atto come “un atto inqualificabile”. Ha aggiunto che chi compie tali atti non rispetta né i vivi né i morti. Anche il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha condannato il vandalismo, sottolineando l’importanza del rispetto per i morti come segno di civiltà.
Dettagli sul vandalismo
Gilles Pennelle, eurodeputato lepenista, ha descritto la scena. Secondo lui, “la tomba è stata letteralmente saccheggiata”. La pietra centrale è stata spaccata e la croce rotta. La polizia e i rappresentanti del comune sono intervenuti per eseguire i rilievi del caso.
Un atto che colpisce la memoria
Marie Caroline, una delle figlie di Jean-Marie Le Pen, ha dichiarato: “Non ho parole per qualificare individui che attaccano ciò che vi è di più sacro”. La profanazione della tomba rappresenta un attacco non solo alla memoria di Le Pen ma anche ai valori fondamentali della società.
Jean-Marie Le Pen ha avuto una vita controversa, caratterizzata da provocazioni e dichiarazioni infuocate. Questo vandalismo segna un capitolo triste nella sua eredità e continua a suscitare dibattiti accesi in Francia.