
Il governo polacco ha avviato una causa per bloccare i finanziamenti al museo della Memoria e dell’Identità, dedicato a Giovanni Paolo II. La decisione arriva nel ventesimo anniversario della morte del Papa polacco e rappresenta un cambio di rotta rispetto agli impegni presi nel 2018 dal ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale con la Fondazione Lux Veritatis.
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Uno scontro politico e ideologico
Il progetto del museo, situato a Toruń, era stato promosso dal precedente governo conservatore guidato dal PiS, con l’obiettivo di celebrare la storia polacca e il ruolo del Papa nella difesa della libertà religiosa e culturale del Paese. Tuttavia, dopo le elezioni del 2023, che hanno portato al potere la coalizione guidata da Donald Tusk, l’orientamento politico è cambiato. Il nuovo ministero della Cultura, ora sotto la guida di Hanna Wroblewska, ha deciso di interrompere i finanziamenti, sostenendo che la fondazione non abbia più diritto all’uso dell’immobile su cui sorge il museo.
La risposta della Fondazione Lux Veritatis
La Fondazione Lux Veritatis, presieduta da padre Tadeusz Rydzyk, direttore di Radio Maryja, ha respinto le accuse, dichiarando che il ministero ha ricevuto già nel maggio 2023 i documenti notarili che prorogano il diritto d’uso della proprietà. Secondo Rydzyk, la decisione del governo è pretestuosa e dettata da ragioni politiche e ideologiche.
Il museo era stato fortemente voluto dall’ex ministro della Cultura Piotr Gliński e prevedeva anche uno spazio dedicato alla testimonianza degli ebrei salvati dai polacchi durante la persecuzione nazista. Con l’insediamento del nuovo governo, però, il progetto è stato messo in discussione, in linea con una politica meno favorevole al ruolo della Chiesa cattolica.
La memoria di Wojtyla tra difficoltà e celebrazioni
Nonostante le difficoltà, la figura di Karol Wojtyla resta centrale nella cultura polacca. Oltre al museo di Toruń, esistono altre istituzioni dedicate al Papa polacco, come la casa-museo di Wadowice, sua città natale, e un altro museo a Varsavia, vicino al Tempio della Divina Provvidenza, che celebra anche il cardinale Stefan Wyszyński, perseguitato dal regime comunista. La vicenda del museo di Toruń, intanto, continua a suscitare polemiche, mentre Radio Maryja ha già chiamato alla mobilitazione i fedeli per difendere l’iniziativa.