
Uno pensa chissà che cosa ci vorrà per compiere truffe online, e chissà quali capacità e tecnologie. No, ci vuole pochissimo. Ai criminali, infatti, bastano solo 3 informazioni, e sono quelle che dovreste cercare di custodire con assoluta cura. Il CERT Orange, l’unità specializzata nell’analisi delle minacce informatiche, ha diffuso quindi le 3 informazioni attraverso le quali potrebbero svuotarci il conto corrente. Chiedere per credere agli utenti di Revolut, una nota piattaforma finanziaria che offre servizi bancari digitali. I criminali, attraverso messaggi SMS ingannevoli, sono riusciti a ottenere dati personali fondamentali, sufficienti per prendere il controllo completo dei conti delle vittime. Un’ondata che a turno colpisce ogni giorno migliaia di utenti, soprattutto chi utilizza servizi finanziari online o semplicemente il proprio home banking. Vediamo di cosa si tratta.
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Cadere vittima di truffe online è sempre più facile. Anche perché siamo noi stessi a dare una grossa mano ai cybercriminali. Allora vediamo quali sono le tre informazioni da non rivelare mai e come proteggersi. Di solito i truffatori inviano SMS che sembrano provenire da fonti attendibili. Come è successo nell’ultimo caso Revolut. Qui si informava la vittima di non aver completato la verifica dell’identità e che, in caso di mancata azione, il conto verrà sospeso permanentemente. Come al solito, il messaggio include un link che porta a un sito web che sembra identico a quello della propria banca, o come era in questo caso, il sito ufficiale dell’app Revolut. Una volta arrivati lì, alla vittima viene chiesto di inserire tre dati chiave. Come spiega Luna Luciano su Money.it, questi passaggi sono presentati come parte di una procedura standard di sicurezza, rendendo la truffa particolarmente insidiosa.

Ma quali sono le tre informazioni da non rivelare mai? La prima è il numero di telefono associato all’account: “Questo dato, sebbene possa sembrare innocuo, è spesso utilizzato come chiave primaria per l’accesso e il recupero delle credenziali nei sistemi bancari digitali”. La seconda informazione è il codice PIN. “Con il PIN, i truffatori possono bypassare i controlli di sicurezza e ottenere accesso diretto ai fondi”. La terza informazione richiesta è un selfie. “Questo viene utilizzato per superare i sistemi di verifica biometrica che molte piattaforme, tra cui Revolut, adottano per aumentare la sicurezza degli utenti”. Attenzione, dunque, a non cadere nel tranello, e a non fornire mai queste 3 informazioni.