
Sono 135 i cardinali che, alla luce della normativa vigente, hanno diritto di voto nel prossimo Conclave. Si tratta di porporati con meno di 80 anni al momento della sede vacante. Tra loro si profilano diverse figure di spicco, ma il nome di Luis Antonio Tagle, cardinale filippino considerato vicino a Papa Francesco, sta attirando particolare attenzione.
I favoriti secondo i bookmaker
Con l’annuncio della sede vacante, è partito anche il “toto Papa” presso le agenzie di scommesse, che già nelle scorse settimane avevano aggiornato le proprie quote. I favoriti sono il cardinale Pietro Parolin, attuale segretario di Stato vaticano, e Tagle, oggi pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Secondo le agenzie britanniche, Parolin avrebbe il 35% di probabilità, Tagle il 25%, in una classifica comunque dinamica e soggetta a evoluzioni fino al momento del Conclave.
Un profilo internazionale con solide radici teologiche
Luis Antonio Gokim Tagle, nato il 21 giugno 1957 a Manila, ha alle spalle un percorso ecclesiastico e accademico solido. Ordinato sacerdote nel 1982, ha studiato presso la Catholic University of America a Washington, specializzandosi in teologia dogmatica. Le sue tesi sul Vaticano II e sull’ecclesiologia sono considerate di grande valore nel panorama teologico contemporaneo.
Una carriera ecclesiastica in costante ascesa
Dopo aver ricoperto ruoli formativi e pastorali nella diocesi di Imus, nel 1997 fu nominato membro della Commissione Teologica Internazionale su indicazione di Giovanni Paolo II. Nel 2001 venne scelto come vescovo della stessa diocesi e, dieci anni dopo, fu promosso arcivescovo metropolita di Manila da Benedetto XVI. Un ruolo chiave, in una delle diocesi più influenti dell’Asia, che ha contribuito a rafforzare il suo profilo globale.
Partecipazione al Conclave del 2013
Tagle ha preso parte al Conclave del 2013, quello che portò all’elezione di Papa Francesco. Nel dicembre 2019, proprio Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, oggi confluita nel nuovo Dicastero per l’Evangelizzazione, rendendolo una delle figure centrali della riforma della Curia Romana.
Un comunicatore moderno e vicino alla gente
Tagle è conosciuto anche per la sua capacità comunicativa e la vicinanza pastorale. In patria è molto seguito grazie alla trasmissione televisiva “The Word Exposed”, in cui commenta le letture domenicali. Il suo stile empatico e accessibile ha fatto breccia in molte comunità cattoliche, soprattutto in Asia e nei Paesi in via di sviluppo.
Una voce autorevole ma non priva di contrasti
Sebbene spesso definito “progressista”, Tagle ha preso posizioni ferme su temi etici sensibili. Ha criticato con forza la legislazione filippina sulla salute riproduttiva, opponendosi all’aborto e all’eutanasia. Tuttavia, ha anche mostrato aperture pastorali su temi complessi come la comunione ai divorziati risposati e l’accompagnamento delle coppie omosessuali, proponendo un discernimento caso per caso.
Ruoli chiave nella Curia Romana
Oltre al Dicastero per l’Evangelizzazione, Tagle fa parte di numerosi altri organi vaticani, tra cui i Dicasteri per il Culto Divino, per l’Educazione Cattolica, per il Dialogo Interreligioso e per le Chiese Orientali. È membro della Commissione cardinalizia di vigilanza dello IOR e dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), a conferma della sua influenza anche negli aspetti economico-finanziari del Vaticano.
Un ponte tra Asia e Vaticano
Tagle è spesso visto come figura ponte tra il Vaticano e il mondo asiatico, una regione dove il cattolicesimo è in crescita ma dove la convivenza religiosa è delicata. Il suo stile dialogante e il radicamento culturale lo rendono un possibile interprete di una Chiesa sempre più globale, in linea con la visione di Francesco.
Un candidato forte, ma non scontato
L’elezione del Papa è sempre il risultato di equilibri complessi tra correnti ecclesiali, visioni teologiche e sensibilità regionali. Tagle possiede molti elementi che potrebbero favorire la sua ascesa: esperienza, visione pastorale, riconoscibilità internazionale. Ma, come la storia insegna, il Conclave è anche il luogo delle sorprese.