
Papa Francesco aveva già provveduto, nel corso del suo pontificato, ad alleggerire e semplificare il rito delle esequie papali, spogliandolo di molti elementi cerimoniali del passato. Anche per questo, il funerale che si terrà sabato sul sagrato di San Pietro si presenterà in una forma più sobria, pur nella sua solennità, alla presenza di oltre 170 delegazioni internazionali (130 già accreditate).
Il protocollo vaticano: guida per l’assegnazione dei posti
Per organizzare l’afflusso e la sistemazione delle autorità, il Vaticano si affiderà ai manuali protocollari già sperimentati in passato, come nel caso del funerale di Giovanni Paolo II nel 2005. L’obiettivo è garantire ordine e rispetto del cerimoniale in una celebrazione che richiama l’attenzione del mondo.
Come da consuetudine, i posti in prima fila saranno riservati a due delegazioni: l’Italia, nazione di cui ogni Papa è anche Primate, e l’Argentina, Paese d’origine del Pontefice defunto. Confermata la presenza del presidente argentino Javier Milei.
L’ordine dei rappresentanti italiani seguirà la gerarchia istituzionale: presidente della Repubblica, presidente del Senato, presidente della Camera, presidente del Consiglio e presidente della Corte costituzionale.
Sovrani cattolici e teste coronate
Dopo le delegazioni istituzionali, troveranno posto i sovrani regnanti cattolici, tra cui Re Felipe VI di Spagna con la regina Letizia, e il Gran Maestro dell’Ordine di Malta. A seguire, i sovrani non cattolici: Olanda, Belgio, Norvegia, Svezia.
Nel caso di delegazioni molto numerose, è prassi che i primi posti siano assegnati solo agli esponenti principali, con i restanti componenti sistemati nelle file successive.
Il caso William: in terza fila come Carlo
Quanto alla famiglia reale britannica, con la partecipazione del principe William in qualità di erede al trono, è prevedibile per lui una terza fila, secondo lo stesso schema seguito da Carlo d’Inghilterra nel 2005 per i funerali di papa Wojtyla.
Ordine alfabetico francese per i capi di Stato
Proseguendo con le delegazioni internazionali, si seguirà l’ordine alfabetico francese, prassi consolidata nella diplomazia internazionale. L’elenco dettagliato è ancora in fase di definizione: le conferme arrivano progressivamente attraverso le ambasciate.
Tra i leader attesi, ci sono Donald Trump (accompagnato da Melania) e Joe Biden, suo predecessore, che potrebbero ritrovarsi vicini a Emmanuel Macron, secondo la sequenza: États-Unis – France.
I primi Paesi in lista: Brasile e Ucraina
Sempre secondo l’ordine alfabetico, tra i primi Paesi troverà posto il Brasile di Luiz Inacio Lula da Silva, mentre l’Ucraina di Volodymyr Zelensky sarà più arretrata nella disposizione.
Il clero e le Chiese orientali sul sagrato
Quanto alla componente ecclesiastica, sarà sistemata sul sagrato della basilica: i cardinali e i patriarchi delle Chiese orientali avranno un posto d’onore, in una scenografia che si annuncia di grande impatto visivo e simbolico, tra rintocchi di campane e liturgie da Requiem.
Krajewski: dal libro delle Scritture al Collegio cardinalizio
Un dettaglio che unisce passato e presente: nel 2005, il funerale di Giovanni Paolo II si aprì con monsignor Konrad Krajewski, cerimoniere polacco, che procedeva con il libro delle Sacre Scritture davanti alla bara. Oggi, Krajewski è cardinale e Elemosiniere pontificio, un ruolo che non decade durante la Sede vacante. Sabato siederà tra i cardinali, a testimonianza del suo servizio fedele a fianco di Francesco, soprattutto nei confronti dei poveri e degli ultimi.