
Terminati i funerali di Papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile a 88 anni, l’attenzione mondiale si concentra sulla Cappella Sistina, dove nei prossimi giorni avrà inizio il Conclave. I cardinali elettori, 133 in totale secondo le stime, si riuniranno per eleggere il nuovo Pontefice.
Non c’è ancora una data ufficiale, ma secondo le prime indiscrezioni il Conclave potrebbe cominciare tra il 5 e il 10 maggio 2025, rispettando la tradizione che lo fissa tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa. La data esatta sarà stabilita dalle Congregazioni dei Cardinali e annunciata dalla Santa Sede.
📌 Curiosità
Il termine conclave deriva dal latino cum clave (“con chiave”): indica l’obbligo di chiudere i cardinali “a chiave” per impedire influenze esterne nella scelta del nuovo Papa.
Chi sono i cardinali elettori
Ad oggi, i cardinali aventi diritto al voto sono 135, anche se questo numero potrebbe subire variazioni. Hanno diritto di voto solo i cardinali con meno di 80 anni.
Durante il Conclave, i porporati alloggeranno presso la residenza di Santa Marta, dove resteranno isolati dal mondo esterno: vietato l’uso di dispositivi elettronici o qualsiasi contatto con l’esterno. In un clima di vita comunitaria rigorosa, consumeranno pasti semplici in un unico salone.
Tra i candidati più quotati ci sono anche diversi italiani, in particolare Pietro Parolin e Matteo Zuppi.
Quanto può durare il Conclave
La durata del Conclave è storicamente variabile. Negli ultimi 150 anni, l’elezione del Papa si è sempre conclusa entro cinque giorni.
Nella storia recente, il record di numero di scrutini spetta ai conclavi del 1903 e del 1922, mentre il Conclave più breve, nel 1503, durò appena dieci ore.
📌 Lo sapevi?
Il Conclave più lungo della storia durò quasi tre anni: dal 1268 al 1271 a Viterbo. Alla fine, fu eletto Papa Gregorio X.
Chi sono i papabili
Tra i favoriti per il soglio di Pietro figura Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato vaticano. Se la scelta dovesse ricadere su un altro italiano, prende quota anche il nome di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Tra i cardinali stranieri, il nome più gettonato è quello del filippino Luis Antonio Tagle, figura di rilievo internazionale e molto stimata in Vaticano. In corsa anche Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.
Come funziona l’elezione del nuovo Pontefice
Il Conclave si apre con la Messa Pro Eligendo Romano Pontefice, celebrata nella Basilica di San Pietro, durante la quale i cardinali invocano lo Spirito Santo. Successivamente, si dirigono in processione verso la Cappella Sistina, dove il maestro delle cerimonie pronuncia il solenne “Extra Omnes” (“Fuori tutti”), chiudendo le porte e dando inizio alla votazione.
Ogni scrutinio si articola in tre fasi:
- Antescrutinium: distribuzione delle schede e operazioni preliminari;
- Scrutinium: votazione vera e propria all’altare;
- Post-scrutinium: conteggio dei voti e bruciatura delle schede.
Se l’elezione va a buon fine, il fumo che si alza dal comignolo della Sistina sarà bianco; in caso contrario, nero.
Per eleggere il Papa è necessaria la maggioranza dei due terzi dei voti. Se dopo il 34º scrutinio non si arriva a una decisione, si procede al ballottaggio tra i due candidati più votati.