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“Era uno di noi”. Il popolo di Francesco, l’ultimo saluto al Papa della gente

Pubblicato: 26/04/2025 09:58

Tra le transenne di Piazza San Pietro, questa mattina, la voce che si rincorreva era sempre la stessa: “Era uno di noi”. Non il Papa dei fasti, delle corti o dei privilegi, ma il Pontefice della gente comune, di chi cammina con scarpe consumate lungo strade polverose. I volti segnati dall’emozione, le mani giunte, gli occhi lucidi: tutto raccontava di un legame profondo, autentico, nato e cresciuto negli anni in cui Papa Francesco ha saputo farsi prossimo senza distanze.

Il Papa della misericordia quotidiana

“Non ha mai avuto paura di chinarsi”, diceva una donna stringendo un rosario. “Non ci ha guardato dall’alto in basso, ha camminato accanto a noi“. Francesco ha incarnato un’idea di Chiesa vicina agli ultimi, ai poveri, ai migranti, agli ammalati. La sua misericordia non era concetto astratto, ma gesto quotidiano, sguardo che si abbassa fino alla sofferenza concreta degli uomini e delle donne che lo cercavano.

Una semplicità che diventa eredità

Il simbolo più forte di queste esequie rimarranno forse quelle scarpe nere, ortopediche, consumate, con cui ha scelto di scendere nella terra. Nessun trono dorato, nessun abito regale: solo la dignità umile di chi ha servito. “Ci ha insegnato che la fede è fatta di passi veri”, commentava un ragazzo commosso. Francesco ha lasciato un cammino, più che un’istituzione: una traccia da seguire, fondata sull’amore concreto, sulla sobrietà, sull’accoglienza.

Francesco, il Papa che ha parlato al cuore

“Con lui, anche noi ci siamo sentiti ascoltati”, raccontava un giovane padre, mentre indicava ai figli la Basilica. Papa Francesco non ha cercato il consenso, ma il cuore delle persone. E il cuore lo ha conquistato, con parole semplici e profonde, con la forza mite della testimonianza vissuta. Il suo messaggio era chiaro: il Vangelo si predica soprattutto camminando accanto, senza ergersi sopra.

Un addio che è promessa

Oggi la piazza non ha pianto solo la fine di un pontificato, ma l’assenza di una voce amica. Eppure, nei canti sommessi e nelle preghiere sussurrate, si avvertiva anche una promessa: quella di non tradire il suo esempio. Francesco ha aperto sentieri che altri dovranno percorrere. Con passi magari incerti, ma reali, veri, come le sue scarpe consunte.

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