Vai al contenuto

Ritiro immediato per 300mila bottiglie d’acqua nei supermercati: il marchio è famosissimo

Pubblicato: 28/04/2025 10:44

Uno dei marchi di acqua in bottiglia più noti al mondo sta vivendo uno dei periodi più critici della sua storia. Le autorità sanitarie francesi hanno rilevato la presenza di enterobatteri patogeni nello stabilimento di produzione situato nel Gard, vicino a Vergèze. L’allarme ha costretto Nestlé Waters, proprietaria del brand, a ritirare centinaia di migliaia di bottiglie dal mercato, alimentando serie preoccupazioni sulla sicurezza e sulla qualità del prodotto.

Il richiamo di 300.000 bottiglie

L’allarme è scattato nello stabilimento francese situato nel Gard, vicino a Vergèze. Il marchio interessato è Perrier, una delle etichette di acqua minerale più note al mondo. Nestlé, proprietaria del marchio, ha annunciato il richiamo di circa 300.000 bottiglie da 75 cl e ha bloccato la distribuzione di molte confezioni da mezzo litro. L’intervento si è reso necessario a seguito della rilevazione di una contaminazione microbica che comprometteva la sicurezza dell’acqua imbottigliata. Questo episodio si inserisce in un contesto di crisi che dura da mesi e rischia di minare la reputazione di uno dei prodotti più iconici del gruppo.

Addio alla denominazione di “acqua minerale naturale”

Un ulteriore colpo per Perrier è arrivato con l’obbligo di rimuovere l’etichetta di “acqua minerale naturale” dalle bottiglie. Le autorità francesi hanno stabilito che i pozzi di estrazione non rispettano più i criteri di purezza richiesti dalla normativa europea. Contestualmente, è stata chiusa una linea di produzione nello stabilimento di Vergèze, compromettendo la capacità produttiva dell’azienda.

Il rapporto idrogeologico che condanna Perrier

Secondo quanto riportato dal quotidiano greco Cibum, un rapporto idrogeologico commissionato dal Ministero della Salute francese ha certificato che tutte le fonti del Gruppo Perrier sono state escluse dalla categoria di acqua minerale naturale. Gli esperti hanno emesso un parere sanitario sfavorevole, sottolineando che l’acqua non possiede più le caratteristiche di purezza originarie.

Le prime avvisaglie già nel 2024

I segnali di deterioramento erano emersi già alla fine del 2024, quando l’ARS Occitanie aveva invitato Nestlé a sospendere la produzione nello stabilimento di Vergèze. Le analisi evidenziavano un progressivo peggioramento della qualità dell’acqua, con la presenza di agenti virologici e composti chimici.

La situazione è stata aggravata dalla scoperta che Nestlé avrebbe utilizzato metodi di trattamento non autorizzati nel tentativo di mantenere l’etichetta di acqua minerale, portando alla distruzione di due milioni di bottiglie a inizio 2024. La gestione della crisi è stata ulteriormente criticata per le notifiche tardive alle autorità competenti.

La decisione finale spetta al prefetto del Gard

Il futuro di Perrier come acqua minerale è ora nelle mani di Jérôme Bonet, prefetto del dipartimento del Gard, che dovrà decidere se autorizzare la prosecuzione dell’imbottigliamento o imporre una sospensione definitiva. L’ARS Occitanie ha già raccomandato la chiusura totale dei pozzi.

Se questa misura verrà adottata, Perrier rischia di scomparire dal mercato come acqua minerale, un colpo durissimo per un marchio storico. La vicenda apre interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare, sulla trasparenza e sulla responsabilità delle grandi aziende nel tutelare la salute dei consumatori.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure