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Ferrari da incubo, Leclerc e Hamilton rassegnati: “Più di così non possiamo fare”

Pubblicato: 03/05/2025 13:30

Nel giorno in cui l’Italia celebra la pole di Andrea Kimi Antonelli, la Ferrari si trova a lottare con difficoltà evidenti nel caldo della Florida. Charles Leclerc e Lewis Hamilton si sono qualificati rispettivamente sesto e settimo, con distacchi che lasciano poco spazio a illusioni. La Sprint, che doveva rappresentare un’opportunità, non ha dato i frutti sperati.

Ferrari sotto accusaIl clima di delusione è palpabile. Nonostante gli investimenti significativi, i risultati del 2025 rappresentano sinora una vera e propria umiliazione per il Cavallino Rampante. I tifosi sono ormai tra il rassegnato e il furioso, stanchi di promesse non mantenute e aspettative disattese.

Leclerc: una resa amaraLe dichiarazioni di Charles Leclerc riflettono un sentimento di resa. “Il passo non c’era assolutamente“, ha affermato il pilota monegasco, evidenziando la frustrazione per una macchina che non risponde alle aspettative. “Al momento la macchina è questa“, ha aggiunto, sottolineando la mancanza di margine per miglioramenti significativi.

Il pubblico e gli esperti si chiedono chi abbia portato la Ferrari a questo punto critico. È il momento di azioni concrete e di decisioni coraggiose. La pazienza è ormai esaurita e servono soluzioni tangibili, non più parole vuote.

La necessità di risposte

Anche il team manager Fred Vasseur non si nasconde dietro a frasi di circostanza, riconoscendo che “il distacco è troppo ampio“. Gli errori commessi si pagano cari, e il secondo settore, particolarmente lento, evidenzia le carenze della SF-25 in termini di meccanica e trazione.

Lewis Hamilton appare leggermente meno sconfortato, avendo trovato un miglior feeling con la vettura. Ma anche lui è stato costretto ad ammetterlo: “Ci manca ancora velocità, gli altri vanno meglio di noi”. Si tratta di una constatazione che non lascia spazio a troppe speranze, soprattutto guardando alla competitività degli avversari.

Antonelli: una giovane promessaIn questo contesto difficile, brilla la stella del giovane pilota italiano Andrea Kimi Antonelli, che a soli diciotto anni ha conquistato la sua prima pole in Sprint. “Non me l’aspettavo“, ha dichiarato, lasciando però trasparire la consapevolezza delle sue capacità. Il futuro sembra tingersi di tricolore, dunque, anche se, per ora, quel colore non è unito al Rosso Ferrari.

Mentre Antonelli sembra avere l’avvenire nelle sue mani ed è celebrato in tutto il mondo, il team di Maranello registra una delusione dietro l’altra, incapace di uscire da una crisi della quale non si riesce a vedere la conclusione. E della quale qualcuno, prima o poi, dovrà prendersi la responsabilità.

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