Ancora una tragedia familiare sconvolge l’Italia. Due persone, madre e figlio, sono state trovate senza vita all’interno della loro abitazione. Un dramma che ha colto di sorpresa l’intera comunità, suscitando sgomento e dolore. A far scattare l’allarme, alcuni vicini, preoccupati per l’insistente odore di gas proveniente dall’alloggio.
Le autorità, intervenute prontamente, hanno scoperto i due corpi. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini per chiarire cosa sia accaduto. Al momento tutte le ipotesi restano aperte, ma si fa largo l’ipotesi di un gesto estremo all’interno delle mura domestiche. Il caso è seguito con attenzione dagli investigatori.
Il fatto è avvenuto a Savigliano, in provincia di Cuneo, in un appartamento di via Trento, nel cuore di un condominio. A perdere la vita sono stati una donna di 72 anni e suo figlio di 40, trovati morti all’interno dell’alloggio nella tarda serata di ieri, giovedì 5 giugno. Sono stati i vicini di casa a chiamare i vigili del fuoco, allarmati dal forte odore di gas che si diffondeva nel palazzo.
Una volta entrati, i pompieri, insieme ai carabinieri della compagnia di Savigliano, hanno fatto la tragica scoperta: i due corpi erano già senza vita. Gli inquirenti stanno cercando di capire le dinamiche dell’accaduto. Non si esclude che i decessi risalgano a diversi giorni fa, data la condizione in cui sono stati trovati i corpi e la saturazione dell’ambiente.
L’ipotesi più accreditata al momento è quella di un omicidio-suicidio, anche se non si escludono altre possibilità. Saranno gli accertamenti del medico legale e gli esami tossicologici a fare chiarezza. Nessun biglietto è stato ritrovato in casa, ma l’odore di gas e l’assenza di segni di effrazione alimentano i sospetti degli investigatori.
Il sindaco di Savigliano, Antonello Portera, informato dell’accaduto, ha espresso il proprio cordoglio, come riporta la stampa locale: “Un evento molto doloroso per tutta la città, una grossa ferita che riempie di tristezza. Attendiamo gli sviluppi e le risultanze delle indagini da parte degli inquirenti”.