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“Niente soldi”. La drammatica fotografia di un paese che rinuncia a cure e farmaci

Pubblicato: 02/12/2025 09:58

La povertà sanitaria torna a crescere e fotografa un Paese in cui sempre più cittadini non riescono a sostenere la spesa per farmaci, visite ed esami non coperti dal Servizio sanitario nazionale. Nel 2024 oltre 500mila persone hanno dovuto rivolgersi alle realtà assistenziali per ottenere gratuitamente medicinali essenziali, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente.

Quadro in peggioramento: più di 500mila persone senza accesso ai farmaci

Secondo il 12° Rapporto “Donare per curare. Povertà sanitaria e donazione farmaci”, realizzato dall’Osservatorio sulla povertà sanitaria di Banco farmaceutico e presentato a Roma, nel 2024 501.922 cittadini, pari a 8,5 ogni 1.000 residenti, hanno richiesto aiuto per accedere a farmaci che non potevano permettersi.
Rispetto alle 463.176 persone del 2024, l’aumento è dell’8,4%, un trend che conferma la crescente difficoltà delle famiglie nel sostenere la spesa sanitaria privata. Le richieste sono state gestite dalle 2.034 realtà assistenziali convenzionate con Banco farmaceutico.
La popolazione più colpita è quella adulta (58%), seguita da una presenza rilevante di minori, che rappresentano 145.557 casi, pari al 29% del totale. Gli anziani sono invece il 21,8%. Sul piano clinico, prevalgono i malati acuti (56%) rispetto ai cronici.

La spesa sanitaria delle famiglie: oltre 10 miliardi pagati di tasca propria

Nel 2024 la spesa farmaceutica complessiva delle famiglie ha raggiunto 23,81 miliardi di euro, con un lieve aumento rispetto al 2023. Tuttavia, solo 13,65 miliardi sono coperti dal Servizio sanitario nazionale, mentre 10,16 miliardi – pari al 42,7% – restano totalmente a carico dei cittadini.
Nonostante un calo del 4,6% rispetto all’anno precedente, negli ultimi sette anni la quota privata è aumentata di 1,78 miliardi di euro (+21,26%). Un incremento che pesa soprattutto sui nuclei più vulnerabili, costretti a rinunciare a cure e prestazioni.

Rinunce a esami e visite: quasi 1 italiano su 10 ha dovuto farlo

Gli ultimi dati Istat indicano che nel 2024 il 9,9% degli italiani ha rinunciato a una visita o un esame specialistico.
Le liste d’attesa restano il principale ostacolo (6,8%), ma cresce sensibilmente la quota di chi rinuncia per motivi economici, pari al 5,3% della popolazione, cioè 3,1 milioni di persone: un dato in aumento dell’1,1% rispetto al 2023.

L’allarme di Banco farmaceutico: “Un’emergenza che riguarda migliaia di famiglie”

Per Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco farmaceutico, i numeri descrivono una situazione critica:
I dati sulla povertà sanitaria ci restituiscono un quadro preoccupante per migliaia di famiglie. Il nostro impegno è garantire cure a chi non può permettersele, ma questo non basta: occorre comprendere a fondo il bisogno, sviluppare conoscenza e offrire risposte più efficaci”.

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