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“Pure una querela a lui”. Roberta Bruzzone fuori da Ore14, scoppia il caso: “La verità”

Pubblicato: 03/12/2025 17:58

La verità di Roberta Bruzzone è finalmente emersa. Dopo giorni di speculazioni e la sua improvvisa assenza da Ore 14, la celebre criminologa ha deciso di rompere il silenzio, chiarendo una volta per tutte la sua posizione. Nel frattempo, i telespettatori l’hanno ritrovata a La Vita in Diretta su Rai1, dove continua a commentare i casi di cronaca più scottanti. Ma si tratta di una scelta temporanea o di un addio definitivo a Ore 14? Le domande si rincorrono, alimentando la curiosità sul vero motivo dietro le quinte del programma di Milo Infante.

Le prime ricostruzioni parlavano di un legame diretto tra la sua uscita da Ore 14 e il controverso caso Garlasco. Sembra che un battibecco in diretta sia stato la scintilla, seguito dalla sua assenza e da un post sui social che suonava come un vero e proprio commiato. Tuttavia, questo era solo l’inizio di una storia ben più articolata e complessa.

Il dietro le quinte: Veti e tensioni a Ore 14

Secondo fonti vicine al programma, riportate da Fanpage, la Bruzzone avrebbe avanzato un aut-aut: o evitare di trattare ulteriormente il caso Garlasco, o riconsiderare la presenza fissa del direttore di Gente, Umberto Brindani. Una richiesta che sarebbe stata interpretata come un’invasione di campo, riassunta dalla frase: “Una trasmissione non è un taxi su cui una persona decide di cosa e con chi parlare”. La produzione, a quanto pare, avrebbe reagito immediatamente, sospendendo gli inviti alla criminologa.

Milo Infante, conduttore di Ore 14

Un altro retroscena, sebbene non confermato, suggeriva una controproposta da parte della criminologa: trattare il caso Garlasco, ma solo nella fascia pomeridiana, per evitare l’incrocio con Brindani. Dietro a questa richiesta, un presunto contenzioso legale: “Dice di averlo querelato, ma lui non ne sa niente”, ha rivelato una fonte. La produzione, però, avrebbe respinto ogni ipotesi di ‘separazione televisiva’, lasciando aperta la possibilità di un ritorno solo quando il caso non sarebbe più stato in scaletta.

La replica di roberta bruzzone: “Tutto falso”

Di fronte a questi rumors, e in assenza di conferme ufficiali, Roberta Bruzzone ha deciso di intervenire personalmente con un lungo post su Instagram. La criminologa ha smentito in modo categorico tutte le ricostruzioni, definendole “false e prive di fondamento”, e ha dichiarato di possedere documenti che proverebbero il contrario.

“In merito agli articoli e alle ricostruzioni diffuse da ‘Ore 14’ e riprese da alcune testate online, è necessario precisare quanto segue in modo chiaro, definitivo e documentato. Le versioni fornite da ‘Ore 14’ circa una presunta trattativa, un mio presunto veto sugli orari o addirittura una mia richiesta di essere invitata ‘solo al pomeriggio’ sono totalmente false, destituite di ogni fondamento e smentite dai fatti e dai documenti in mio possesso. Semmai quella è stata una richiesta avanzata da uno dei responsabili del programma…non certo da me, per tentare di salvare il salvabile”. Ha continuato così nel suo post: “Da parte mia non è mai esistita alcuna trattativa. Non ne ho mai aperta una. Non ne ho mai voluta una. E non ho mai avuto alcun interesse ad averne. Qualsiasi narrazione diversa da questa è — semplicemente — falsa. A conferma di ciò, basti un dato oggettivo: ieri ero in diretta su Rai1, a ‘La Vita in Diretta’, a parlare del caso Garlasco insieme all’Avv. De Rensis, senza alcun “problema”, senza limiti di collocazione oraria e senza alcuna interferenza. Questo è un fatto”.

Umberto Brindani

La verità di Bruzzone: Nessuna trattativa, solo bugie

La Bruzzone ha concluso il suo intervento con parole decise: “Il resto è propaganda mediatica costruita per coprire responsabilità interne che non mi riguardano. Mi riservo ogni azione nelle sedi competenti affinché venga ristabilita la verità su quanto accaduto e venga tutelata la mia immagine professionale, lesa da ricostruzioni infondate e da una narrazione artificiosa, completamente scollegata dai fatti reali. Invito pertanto tutte le testate a effettuare verifiche accurate prima di riportare versioni che non trovano riscontro in alcun atto, messaggio o comunicazione ufficiale. Anzi, è vero esattamente l’opposto ed esiste comunicazione formale e ufficiale a dimostrarlo. Vorrei dire che questa narrazione distorta mi sorprende…ma, in tutta onestà, non è così e tale scenario rafforza la bontà della decisione presa da parte mia. Per quanto mi riguarda, la questione è molto semplice: nessuna trattativa, nessuna richiesta, nessun veto. Solo bugie facilmente smontabili dai documenti”.

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