Per Manuel Bortuzzo le speranze di tornare a muoverei muscoli delle gambe seppur parzialmente trovano conferma anche in altri studi, a parte quello sperimentato al Politecnico Federale di Losanna. A dirlo è stato Marco Molinari, il direttore del Centro spinale della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma dove Manuel Bortuzzo sta affrontando la riabilitazione dopo essere stato dimesso dall’ospedale San Camillo Forlanini in cui è stato soccorso la notte tra il 2 e il 3 febbraio, quando un proiettile esploso “per sbaglio” dall’arma di due malviventi ha cambiato per sempre la sua vita, facendogli perdere l’uso delle gambe e allontanandolo dal sogno di diventare campione olimpico di nuoto.
La conferma di Marco Molinari
Marco Molinari ha messo in luce che la tecnica sperimentale STIMO, messa a punto da un team internazionale di medici capitanato dal dottore Gregoire Courtine al Politecnico Federale di Losanna, non è l’unica che potrebbe dare a Manuel Bortuzzo una speranza di muovere le gambe. Il dottore ha detto: “Oggi ci sono speranze per il trattamento delle lesioni spinali, e quindi ci sono speranze anche per Manuel Bortuzzo“. La tecnica sperimentata in Svizzera prevede la cura delle lesioni midollari traumatiche attraverso la stimolazione con elettrodi di zone specifiche del corpo, che variano in base alle lesioni del singolo paziente. Questa terapia sperimentale associata alla riabilitazione può consentire al sistema nervoso di “riattivare” la parte danneggiata del midollo spinale. Il problema di applicazione della STIMO a Manuel Bortuzzo pare sia riconducibile al fatto che finora è stata efficace con pazienti che avevano lesioni parziali e non totali del midollo spinale. La terapia sperimentale è stata portata avanti con successo su 6 persone che hanno riacquisito l’uso delle gambe e che camminano con l’ausilio di stampelle o deambulatore.
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Dagli Usa una nuova speranza
Però, Marco Molinari ha spiegato che sono tante le ricerche e le sperimentazioni in corso che hanno riacceso le speranze delle persone con lesioni anche totali del midollo spinale, come Manuel Bortuzzo: “Negli Stati Uniti un altro gruppo di ricerca, quello di Susan Harkema (direttore scientifico associato del Centro di ricerca sulle lesioni al midollo spinale del Kentucky, ndr) sta applicando la neuromodulazione con stimolazione anche su pazienti che hanno una lesione completa del midollo spinale. Ad oggi tre pazienti con lesione completa, nell’ambito di questa sperimentazione, hanno ripreso un certo controllo dei muscoli anche se non hanno ripreso a camminare“. Piccoli passi nella ricerca scientifica che potrebbero fare la differenza. Manuel Bortuzzo ha mostrato finora grande tenacia e grande determinazione e di certo se c’è qualcuno che potrebbe avere la forza di sottoporsi a terapie sperimentali è lui che sogna di tornare “in piedi” prima possibile. Dopo essere stato colpito da quel proiettile, sparato contro di lui da due malviventi – adesso in carcere con l’accusa di tentato omicidio premeditato – che lo hanno scambiato per un’altra persona, il dottore Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo di Roma dove Manuel è stato ricoverato, aveva detto: “C’è una lesione midollare completa. Questo purtroppo vuol dire che al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe”. L’annuncio della perdita dell’uso delle gambe non ha mai abbattuto il ragazzo che anzi da allora ha mostrato una forza degna di grande ammirazione, forza che adesso, di fronte alle prospettive sperimentali di cura delle lesioni totali al midollo spinale provenienti dagli USA, potrebbe acquisire nuovo vigore. A dimostrazione delle sua tenacia, il ragazzo, solo una settimana fa, ha pubblicato su Instagram una foto in cui appare in piedi abbracciato alla sua fidanzata Martina e in cui ha scritto facendo riferimento alla notte in cui è stato ferito: “3 Febbraio 00.22, come la vita cambia in un istante. Tu sei la forza che mi farà tornare così“.
Credits immagine in alto: Facebook Franco Bortuzzo