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Educazione civica non torna a scuola: stop fino al 2020

Pubblicato: 12/09/2019 09:29

L’educazione civica non ‘torna’ a scuola, almeno non fino al settembre 2020. È la novità che deriva dal no alla sperimentazione urgente da parte del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, contrariamente a quanto voluto dall’ex ministro Marco Bussetti. Quest’ultimo aveva predisposto la bozza di decreto per l’avvio dell’insegnamento già nell’anno scolastico 2019-2020, ma non sarà così.

Stop all’educazione civica fino al 2020

Colpo al progetto dell’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, con lo stop all’educazione civica nelle scuole da parte del Consiglio superiore.

Il parere del Cspi era vincolante per il reinserimento urgente della materia come insegnamento obbligatorio già dal 2019, e il suo successore Lorenzo Fioramonti (M5S) ha chiarito i contorni dello scenario futuro: “Bisogna avviare una seria programmazione a partire da gennaio 2020, con tanto di fondi aggiuntivi in Legge di bilancio, per fare quello che il precedente ministro non aveva fatto, cioè preparare in modo efficace le scuole nell’ottica dell’introduzione dell’Educazione civica nel settembre 2020“.

E su quello che sarà il tenore dei programmi che, in questo ambito, si svilupperanno in classe, aggiunge che “non sarà un’educazione civica tradizionale, ma un percorso di formazione dove l’ambiente sarà il filo rosso che collega tutte le iniziative“.

La materia torna sotto una nuova veste

Gli imperativi del neo ministro Fioravanti, dunque, appaiono chiari: preparare le scuole e focus sulle tematiche ambientali. La nuova veste nell’architettura della materia da proporre agli studenti sarebbe proprio questa, ma tutto slitta a settembre 2020.

Ma per quale motivo il Cspi ha optato per il no alla sperimentazione? Secondo il parere del Consiglio superiore di istruzione non c’è tempo a sufficienza per introdurre la materia – ad anno scolastico ormai avviato – senza creare squilibri nella programmazione già messa a punto.

Nessuna posizione di chiusura alla legge, dunque, che entrerà di fatto in vigore tra un anno: “Il Cspi prende atto positivamente dell’approvazione quasi unanime da parte del Parlamento della norma che introduce l’insegnamento dell’Educazione civica negli ordinamenti delle scuole di ogni ordine e grado“.

Da dimenticare la classica ‘ora’ di insegnamento: educazione civica si farà ma con ‘somministrazione’ trasversale, cioè probabilmente con metodo interdisciplinare e non affidato a singoli docenti.

In realtà questo aspetto non sembra ancora molto chiaro, anche perché un insegnante dedicato ci sarà – abilitato a materie giuridico-economiche – e coordinerà le attività e la decisione del voto. La materia andrà a occupare 33 ore nel corso dell’anno scolastico.

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