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Open Arms, Matteo Salvini è indagato: “Una medaglia, rifarei tutto”

Pubblicato: 19/11/2019 10:10

Il Leader della Lega Matteo Salvini è indagato per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. Lo riporta Repubblica, che specifica come l’accusa si riferisca al caso della Open Arms, l’ultima nave che da Ministro dell’Interno bloccò al largo di Lampedusa.

La vicenda Open Arms

Quattro mesi dopo, torna a tenere banco la vicenda della nave Open Arms. L’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini laveva bloccata al largo di Lampedusa con 164 persone a bordo. La situazione era diventata esplosiva, come dichiarato dal procuratore che ne autorizzò poi lo sbarco, il 20 agosto 2019. Lo stesso aveva condotto un’ispezione sanitaria a bordo e aveva definito estreme le condizioni dei passeggeri, mentre per Salvini erano “malati immaginari“.
Prima della risoluzione della vicenda, però, c’erano stati continui scontri tra Matteo Salvini e altri esponenti di governo, dal Ministro Trenta (che non firmò il decreto “per umanità) al Premier Conte, che invece autorizzò lo sbarco di 27 minori.
Durante il suo dicastero, Matteo Salvini ha sempre portato avanti la politica dei porti chiusi, ma sul caso Open Arms la Procura aveva sequestrato la nave e avviato delle indagini.

L’accusa di sequestro di persona

Molto probabilmente mi arriverà una denuncia”, l’aveva detto Matteo Salvini, negli ultimi tribolati giorni da Ministro. Ora la questione sembra esserci concretizzata e come riporta Repubblica Salvini è indagato per sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio.
Altra indagine, altro processo per aver difeso i confini, la sicurezza, l’onore dell’Italia? Per me è una medaglia! Rifarei e rifarò tutto” è il commento a caldo del Leader della Lega. Ad accusarlo è la Procura di Agrigento, la stessa che dispose lo sbarco della Open Arms.
Il fascicolo è stato passato alla Procura di Palermo, che dovrà valutare la responsabilità penale di Matteo Salvini. Le indagini verteranno non solo sull’ispezione sanitaria, ma anche sul decreto cautelare d’urgenza accolto dal Tar su ricorso della ong, che ritenne illegittimo il divieto di ingresso. Tale provvedimento, firmato da Salvini, Toninelli e Trenta fu firmato in violazione delle norme del diritto internazionale del mare in materia di soccorso.
Entro 15 giorni la Procura di Palermo deciderà se confermare l’ipotesi di reato o chiederne l’archiviazione.

Il precedente della Diciotti

Non è la prima volta che Matteo Salvini è indagato dalla Procura per questo tipo di reati. C’è il precedente della nave Diciotti, che nell’agosto 2018 fu bloccata al largo per 5 giorni con 177 persone a bordo. In quel caso, il Senato salvò Matteo Salvini, con una votazione che impedì alla Procura di portarlo in tribunale.
Il fondatore di Open Arms, Oscar Camp, ha espresso timori proprio in questo senso, come riporta Repubblica: “Mi chiedo se questa volta, come è successo nel caso Diciotti, il Parlamento salverà Salvini negando l’autorizzazione a procedere

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2019 11:59