Il Primo Ministro dell’Albania Edi Rama ha comunicato in una conferenza stampa che sono terminate le ricerche di superstiti al terremoto. Sono 51 i morti ufficiali.
Stop alle operazioni di soccorso
L’Albania continua a fare i conti con il gravissimo terremoto che ha colpito pesantemente le città di Durazzo, Thumana e marginalmente anche la capitale Tirana. Il peggiore nella storia dell’Albania: un terremoto di grado 6.4 con epicentro a Durazzo. Per trovare un precedente simile, bisogna risalire al 1979.
Numerose fonti riportano che il Primo Ministro Edi Rama, ieri sera, ha annunciato la fine delle ricerche. Il terremoto ha colpito personalmente anche lo stesso premier albanese: tra le vittime nella città di Durazzo c’è anche la fidanzata del figlio Gregor. Le centinaia di persone al lavoro per le operazioni di soccorso, intanto, hanno smesso di cercare superstiti sotto le macerie. Numerose le testimonianze video, come quella del salvataggio di un bambino estratto vivo da sotto le macerie.
51 morti, 40 feriti
L’ultima vittima del terremoto è una ragazza di 20 anni, deceduta in ospedale dopo essere stata colpita alla testa da alcuni mattoni, come riportato da Repubblica. La giovane è l’unica vittima nella capitale Tirana, mentre gli altri 50 morti contati finora sono così divisi: 26 a Thumana e 24 a Durazzo, tra cui una madre coi 3 bambini protagonisti di una drammatica vicenda. Nel terremoto del 1979, furono 40 le vittime accertate. Migliaia invece gli sfollati, in attesa di una sistemazione.
Adnkronos invece dà i numeri anche del disastro urbano: sarebbero infatti 1.198 gli edifici danneggiati, con centinaia di altri che ancora attendono una valutazione. Sempre l’agenzia riporta che Rama e il governo hanno intenzione di applicare severe leggi contro chi ricostruirà senza rispettare i criteri antisismici.
#Terremoto #Albania, dopo il corpo della ragazza recuperato ieri, ora i tre bimbi stretti nell’ultimo abbraccio della loro mamma. C’è ancora un disperso sotto il palazzo crollato a #Durazzo e si continua a lavorare, ma questa sarà la notte più dura #vigilidelfuoco #28nov pic.twitter.com/vb3EbtVIYF
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 28, 2019