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Coronavirus, Conte: in arrivo 300 medici nelle zone più colpite

Pubblicato: 19/03/2020 20:16

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato l’arrivo di 300 medici per le zone più colpite dal coronavirus. L’ordinanza è stata firmata dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che oggi ha reso nota la situazione nel nostro Paese con il bollettino quotidiano.

Il governo ha approvato ieri il decreto Cura Italia, che prevede aiuti economici e sanitari per far fronte alle emergenze. Ora Conte sembra concentrarsi sugli allarmi che provengono dalle Regioni del Nord, specie la Lombardia, dove il sistema sanitario è al collasso e con cui ci sono stati scontri con Roma.

Giuseppe Conte: “300 medici da tutta Italia

Nel Nord Italia piegato dal coronavirus arrivano i soccorsi. Giuseppe Conte ha comunicato che “Fino a 300 medici arriveranno da tutta Italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus. Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell’affrontare questa emergenza, continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro“.

Palazzo Chigi specifica: “La task force conterà fino a un massimo di 300 medici, con partecipazione su base volontaria. Il personale, selezionato per rispondere alle esigenze maggiormente richieste, opererà a supporto delle strutture sanitarie regionali“.

La situazione della Sanità in Nord Italia

Purtroppo le Regioni del Nord stanno fronteggiando un dilagare di contagi che mette a dura prova i sistemi sanitari regionali. Tra i più colpiti ci sono proprio i medici, categoria che conta 14 vittime, come annuncia l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

A pesare è la carenza di sufficiente protezione, come dichiarato in una dura lettera da Irven Mussi, medico di base di Milano, dopo la morte di Marcello Natali, il medico di Codogno.

L’appello e la raccolta fondi

A chiarire l’entità del danno è Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO: “Il numero degli operatori sanitari contagiati: 2629, quasi 300 in più del giorno precedente. L’8,3% del totale dei colpiti, come fa rilevare la Fondazione Gimbe, mentre i professionisti sanitari costituiscono il 2,5% dei cittadini. Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al Paese“.

La Fimmg e CittadinanzAttiva hanno lanciato una raccolta fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per i medici di Medicina Generale. L’appello della Federazione nazionale dei Medici ai cittadini rimane lo stesso: rimanete a casa.

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2020 20:48