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Coronavirus: per il sindaco di Bergamo i morti sono molti di più

Pubblicato: 26/03/2020 23:23

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori ne è convinto, i deceduti da Coronavirus nella zona della bergamasca sono molti di più. Dati che al momento non risulterebbero, come accaduto per quelli del Piemonte del 26 marzo, assenti dal bollettino giornaliero.

Le parole del sindaco di Bergamo

In una giornata segnata da un nuovo aumento dei contagi, il sindaco di Bergamo, Gori, parla della possibilità che i numeri dei decessi possano essere molti di più di quelli contati fino ad ora. Una terribile riflessione affidata a poche righe di un tweet, nel quale scrive: “A Bergamo, dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98). I decessi ufficialmente dovuti a Covid19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più” ha spiegato il sindaco di Bergamo, aggiungendo poi il tasso di mortalità e il numero dei contagiati decisamente più alto: “Con una mortalità all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila”.

Il tweet di Gori sui decessi

Bandiere a mezz’asta

Una situazione, quella di Bergamo e provincia, davvero disperata, segnata da tanti innmuerevoli lutti che hanno portata ad una decisione. Bandiera a mezz’asta per tutte le vittime del nuovo Coronavirus nella bergamasca. Questa la decisione del Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli per il 31 marzo prossimo. A sua volta, il sindaco di Bergamo, ha annunciato il minuto di silenzio che osserverà indossando la fascia tricolore, davanti al municipio, invitando i cittadini a fare lo stesso nelle proprie abitazioni.

Il tweet di Gori sul minuti di silenzio

Il bilancio aggiornato

Nel bollettino del 26 marzo mancavano i dati della Regione Piemonte, che ha registrato 50 decessi in più nelle ultime 24 ore. Il bilancio nazionale è dunque di 712 decessi, per un totale di 8.215, invariato invece il numero dei guariti.

Per quanto riguarda invece l’aumento dei contagi, che segna una marcia indietro nel trend positivo degli ultimi giorni, la Protezione Civile ha avanzato l’ipotesi che sia dovuto ad un accumulo di risultati di tamponi fatti nei giorni precedenti. “La cosa importante è la velocità di incremento della curva che apparentemente sembra rallentare” ha però spiegato il vicecapo della Protezione Civile, Agostino Miozzo, che ha invitato ad osservare l’andamento dei dati nei prossimi giorni.

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Ultimo Aggiornamento: 26/03/2020 23:43