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Viviana e Gioele: un mese dopo il ricordo struggente di Daniele Mondello

Pubblicato: 04/09/2020 21:25

È passato un mese e un giorno dalla scomparsa di Viviana Parisi e il figlio di 4 anni Gioele. Entrambi si trovavano a bordo di una Opel sul tratto auostradale A20 Messina-Palermo quando, dopo un tamponamento in galleria, si sono perse le tracce di entrambi all’altezza dei boschi Caronia.

Il corpo di Viviana è stato ritrovato nel pomeriggio dell’8 agosto, vicino ad un traliccio dell’Enel, i suoi resti martoriati dall’azione climatica e degli animali selvatici. Per il piccolo Gioele c’è stato da aspettare ancora diversi giorni, finché i suoi resti sono stati ritrovati sparpagliati in una fitta boscaglia a centinaia di metri dalla madre. Un dramma, quello di Caronia, che è assetato di risposte, una famiglia, distrutta e un padre che continua a lottare per la verità e a difendere la memoria di entrambi. Proprio in occasione della tragica ricorrenza, Daniele Mondello ha dedicato un post alla moglie e al figlio.

Il ricordo di Daniele Mondello

È passato un mese. Ed è il vuoto ad ogni respiro. Non c’è più musica nella mia vita né luce sul mio cammino” scrive Daniele Mondello sul suo profilo Facebook, continuando: “Ma il mio cuore, pesante, vi accoglie ad ogni battito. Siete, e resterete per sempre, la mia famiglia. Nessun tribunale può restituirmi il calore del vostro amore ma al fuoco di verità e giustizia sacrificherò tutto me stesso. Ne ho ogni intenzione. Ne ho ogni diritto”.

Il post di Daniele Mondello per Viviana e Gioele

Poche righe a distanza di cinque giorni dalla lettera divulgata in esclusiva da News Mediaset, in occasione dell’anniversario di matrimonio con Viviana. “Dicevi sempre che ogni cosa nella vita va fatta con amore, non importa il risultato o i mezzi a disposizione ma il sentimento che metti dentro quello che fai“ aveva scritto, tra le tante cose, Daniele Mondello.

Verità per il giallo di Caronia

Daniele Mondello non smette di lottare per la verità su quanto accaduto alla moglie e al figlio. Soprattutto, in più occasioni, è stato il primo sia in prima persona sia tramite i suoi legali, a negare ogni ipotesi che portasse ad una probabile azione violenta di Viviana che confermerebbe l’ipotesi di omicidio-suicidio.

Eppure il giallo di Caronia, così è stato rinominato il caso di morte di Viviana Parisi e Gioele, sembra una matassa che invece di sciogliersi si imbriglia sempre più. Per ogni nuovo indizio che emerge, come la rottura del parabrezza che avrebbe spiegato la morte del bambino ad esempio, c’è una risposta. Nelle ultime ore sono stati rinvenuti nuovi resti ossei nei boschi di Caronia, elementi che, seppur piccoli, sono preziosissimi per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti di quel drammatico giorno.