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Coronavirus: la curva dei contagi cresce e fa paura. Attesa per le parole di Conte

Pubblicato: 17/10/2020 18:02

L’Italia intera osserva col fiato sospeso, carico di ansia e apprensione, la curva dei contagi da Coronavirus salire. Nella sola giornata di venerdì il tanto temuto balzo sul tetto dei 10mila nuovi casi giornalieri è stato raggiunto e ora c’è solo una parola nell’aria: Lockdown. Nonostante le rassicurazioni del Premier Conte, che ha scongiurato l’ipotesi peggiore, sono soprattutto le attività commerciali e quelle del ramo della ristorazione a temere il peggio.

Mentre è ancora in corso il confronto tra il governo e il Cts, il nuovo bollettino con tutti i dati aggiornati è arrivato. Intato fonti di palazzo Chigi confermano un nuovo Dpcm in arrivo per domenica 18 con annessa conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte.

Il bollettino del 17 ottobre

Sono 10.925 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, un aumento di quasi 1000 unità rispetto ai dati di venerdì, registrato su 165.837 tamponi, anche questi aumentati di 15mila. Sale di poco il bilancio più tenuto sotto controllo, quello delle terapie intensive, che arriva a 705 pazienti (+67) e di 6.617 persone ricoverate in regime ordinario.

Scende leggermente il bilancio dei decessi, oggi ne sono stati registrati 47. I guariti sono 1.255, per un totale di 249.127; dall’inizio dell’epidemia sono 402.535 i casi di Covid-19 registrati in Italia. Le Regioni a più alto numero di contagi sono Lombardia (1.410), Campania (994), Lazio (972), Piemonte (879).

Incontro Governo-Regioni

A margine del colloquio tra il Governo e le Regioni però, il nodo sulle nuove misure e le difficoltà economiche che da queste scaturirebbero non sembra sciogliersi. Il Presidente della Regione Liguria, Toti, ha messo a tacere le voci sul giro di vite dei bar: “Stiamo lavorando ad alcuni interventi che al momento escludono il coprifuoco modello francese e ulteriori strette a bar e ristoranti, tra le attività più colpite dalla crisi, che però devono continuare a rispettare le regole con grandissimo rigore”.

Di opinione simile è il Presidente della Conferenza delle Regioni, e Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, che chiede un occhio di riguardo verso le attività sportive: “Sulle piscine e le palestre si valuti di tutelare almeno le squadre, che possono rispettare i nuovi protocolli”.

Il commissario straordinario Arcuri invece ribadisce che la situazione non è drammatica come nei mesi scorsi: “Non siamo in una fase drammatica. I ventilatori sono nella disponibilità delle Regioni. La seconda ondata è diversa dalla prima, ma più ci aiutano gli italiani e minore sarà la necessità di misure drastiche”. Arcuri ha anche spiegato che è disposto ad avviare una serie di acquisti centralizzati di tamponi, reagenti e testi anti-genici per permettere di arrivare a 200mila test al giorno, il numero dei tamponi “Deve aumentare visto l’evolversi della pandemia”.

Un positivo in Vaticano

Nel primo pomeriggio è stato segnalato un caso di Covid-19 in Vaticano. Si tratta di una persona al momento asintomatica, residente nel complesso di Santa Marta. Il portavoce del Vaticano Matteo Bruni ha fatto sapere che è stato predisposto l’isolamento anche per coloro che sono entrati in contatto con questa persona.

Una strategia per la seconda ondata

A una settimana abbondante dall’entrata in vigore del Dpcm che disponeva l’obbligo di mascherine all’aperto, nuove misure sarebbero in arrivo e qualcosa già sembra essere trapelato. Il coprifuoco scenderebbe alle ore 22 o 23 in base alla zona, con l’assoluto divieto di sostare al di fuori dei locali che avranno il divieto di somministrazione di alcolici da asporto dopo le ore 21.

Inoltre si richiede un incremento dello smart working e si predisporrà un’ulteriore stretta alle attività sportive in palestra e di contatto. Paura per chi possiede un’attività di estetica o di parrucchiere, perché il rischio chiusura non è da escludere. Lo stesso vale per cinema, teatri e sale gioco.

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2020 17:56