300 persone la scorsa notte hanno dato vita ad una vergognosa guerriglia nel centro di Roma, distruggendo macchine, motorini e cassonetti al loro passaggio. Un corteo anti-coprifuoco, anti-lockdown, anti-mascherine, formato da ultras e da estremisti di destra, si è scontrato con la polizia. Due agenti del reparto mobile sono rimasti feriti. Uno si trova al momento in ospedale, dopo il lancio di petardi, bombe carta, fumogeni e perfino monopattini nel centro storico. Come già successo a Napoli venerdì, la rivolta contro le nuove misure preventivate dal governo per arginare la rapida escalation dei contagi si è trasformata da pacifico e giustificato dissenso a insensata violenza criminale.
Scontri a Roma, 10 arresti
In piazza del Popolo, nella capitale, la polizia ha dovuto caricare gli estremisti, spingendo il corteo verso il lungotevere e piazzale Flaminio. Allo scoccare della mezzanotte, infatti, i protestanti hanno bersagliato gli agenti con petardi, bombe carta, fumogeni, oggetti vari. Fortunatamente, gli agenti sono riusciti a sedare la violenta rivolta nel corso della notte, ripristinando la normalità in città. Stando a quanto riporta poi Adnkronos, la polizia ha fermato e portato in Questura almeno 10 facinorosi, tutti italiani e tutti ultras. Come sottolinea RomaToday, l’adunata dell’ultradestra di Forza Nuova lanciata sui social network è risultata un flop per gli organizzatori, che attendevano molte più persone. Ciò non cancella però la gravità dei fatti della scorsa notte.
Scontri a #piazzadelpopolo a #roma #lockdownitalia pic.twitter.com/bEsx1UGarJ
— Maxi Trusso (@maxitrusso) October 25, 2020
Economia in ginocchio per colpa del Covid
La pandemia del coronavirus ha messo in ginocchio le economie di diversi Stati occidentali, e l’Italia non è di certo esente. Molti lavoratori onesti sono stati duramente colpiti dalle misure attuate fin qui dal governo per tentare di ridurre i contagi, che ormai sfiorano quota 20mila ogni giorno. Il virus ha ricominciato a correre rapidamente e pericolosamente. Anche a causa di scene di indifferenza e menefreghismo come quelle viste a Cervinia nel weekend o in Sardegna quest’estate, dove migliaia di persone si sono assembrate, in barba ad ogni regola, dimenticando lo strazio del lockdown, i morti sui camion a Bergamo, l’eroico sacrificio di medici e infermieri in questi mesi tremendi. Davanti a queste immagini, sembrano aver sortito poco effetto gli appelli ad una responsabilità collettiva di politici, artisti e scienziati nelle scorse settimane.
Una protesta democratica e pacifica: #BauliInPiazza
L’esasperazione comprensibile di diversi settori del mondo del lavoro, tuttavia, è stata espressa in alcuni casi in maniera democratica e legittima. E nel rispetto delle regole anticontagio. Come la manifestazione #BauliInPiazza davanti al Duomo di Milano dei lavoratori dello spettacolo. Quanto successo nelle ultime ore a Napoli e a Roma, invece, è tutt’altra faccenda.
I volti oscuri dell’Italia: criminalità e fascismo
A Napoli, titola Il Mattino, hanno sfilato accanto ai commercianti “Hooligans, camorristi e neofascisti”, che davanti al palazzo della Regione hanno scatenato la loro furia. Il leader di Forza Nuova Roberto Fiore aveva twittato poche ore prima: “Mentre Mattarella riunisce il consiglio di guerra, FN è pronta a scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli, con il vigore tipico della nostra gente”. Un appello alla rivolta rimbalzato sui social anche per il raduno romano. I due cortei hanno mostrato i volti più oscuri dell’Italia: la criminalità organizzata e la nostalgia dell’unica vera dittatura: quella di Benito Mussolini.