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Sì al decreto Ristori quater: cosa ci aspetta a Natale

Pubblicato: 30/11/2020 08:56

Nella tarda serata di ieri arriva l’ok al nuovo Decreto ristori quater approvato dal Cdm dopo giorni di attesa. Il nuovo decreto prevede una serie di nuove misure per sostenere lavoratori e imprese messi in difficoltà dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.

Il nuovo decreto Ristori

Il provvedimento deciso in queste ore, stanzia altri 8 miliardi di aiuti alle attività e ai lavoratori messi in difficoltà in questi mesi e prevede, tra le altre, misure come il rinvio del pagamento delle tasse e indennizzi per gli stagionali di turismo, spettacolo e terme, a cui si aggiunge un contributo di 1.000 euro una tantum.

Le indennità

Erogata quindi una nuova indennità una tantum di 1.000 euro agli stagionali del turismo, messo in ginocchio dalla crisi e dall’impossibilità di spostarsi, degli stabilimenti termali e dello spettacolo che già dalla prima ondata della pandemia di COVID-19 ha visto bloccare teatri, cinema e concerti. A ricevere questa indennità anche altri, come gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli elencati prima, gli intermittenti e anche chi vende a domicilio. Indennità di 800 euro, invece, per chi lavora nel settore dello sport.

Le tasse

Previste anche delle proroghe in questo decreto ristori. Il versamento del secondo acconto di Irpef, Ires e Irap, infatti, viene spostato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. Ma non solo, la proroga, infatti, viene estesa al 30 aprile per tutte le imprese con un fatturato che non superi i 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 a paragone con gli stessi mesi del 2019. La proroga si applica anche a tutte quelle attività oggetto delle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre e a quelle che si trovano nelle zone rosse, a cui si aggiungono anche i ristoranti in zona arancione (che continuano quindi a tenere chiuso), in questo caso, a prescindere dal fatturato.

Posticipato anche il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Irap che, dal 30 novembre, viene prorogato al 10 dicembre 2020.

Le parole di Gualtieri

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri, ha chiarito che “Chi è colpito dalla crisi provocata dal coronavirus troverà sempre lo Stato al suo fianco“. E ancora: “Continuiamo a sostenere lavoratori, partite Iva e imprese con il rinvio delle principali scadenze fiscali e con altre importanti misure. Contributi a fondo perduto andranno anche ad agenti e rappresentanti di commercio“.

Il prossimo Dpcm e il Natale

Manca pochissimo all’entrata in vigore di un nuovo Dpcm. Gli occhi di tutti i cittadini sono ormai puntati sulle feste del Natale, che quest’anno, come ripetuto più volte dalle istituzioni, sarà molto contenuto. Lo stesso presidente del Consiglio Conte aveva preannunciato che non si sarebbe abbassata la guardia, per evitare il rischio di ritrovarsi preda di una terza ondata a gennaio.

Le regole per il cenone

Un Natale diverso. Le voci su un nuovo dpcm, che è ancora in discussione, parlano chiaro: massimo 6 persone per il cenone natalizio, senza contare i bambini, e solo tra parenti stretti. I presenti dovranno essere tracciati, in particolare se hanno avuto contatti precedentemente con potenziali positivi. Niente baci e abbracci, mentre per quanto riguarda la Messa di Natale la partita sembra ancora aperta nel rispetto, comunque, del coprifuoco che resterà attivo.

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Nessuna riapertura, invece, per bar e ristoranti, che dovranno rispettare il “colore” della regione e comunque chiudere alle 18. Niente riapertura nemmeno per Natale e Santo Stefano, sembra.

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2020 10:17