Vai al contenuto

Vaccine day: cosa c’è da sapere su Comirnaty, il vaccino anti Covid-19

Pubblicato: 27/12/2020 11:23

In Italia e nel resto d’Europa è il Vaccine Day, il giorno simbolico in cui vengono somministrate le prime dosi del vaccino contro il coronavirus, iniziando dal Comirnaty di Pfizer-BioNTech. Nel nostro Paese si è partiti dallo Spallanzani di Roma, dove sono state vaccinate le prime 3 persone. La campagna vaccinale vera e propria inizierà domani, con l’arrivo di 470mila dosi a settimana. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge dal coronavirus entro l’autunno.

Comirnaty, il vaccino anti Covid Pfizer-BioNTech

Dopo l’ok dell’EMA, che ha aperto la campagna vaccinale in tutta l’Unione Europea, è seguito quello dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, che spiega i dettagli del vaccino Comirnaty. Nel bugiardino diffuso e sul sito dell’AIFA, viene reso noto che nel vaccino della Pfizer-BioNTech non è presente il virus, quindi non può infettare con la SARS-CoV-2.

Il funzionamento si basa su RNA messaggero (mRNA) in grado di modificare una proteina presente nel coronavirus. Si chiama Spike, e permette al virus di accedere e infettare l’organismo. Il vaccino agisce inibendo questa proteina, e impedendo l’infezione delle cellule, preparando inoltre il sistema immunitario a riconoscere e combattere il Covid-19. L’mRNA si degrada poi naturalmente nell’organismo in pochissimo tempo.

Come viene somministrato

Il vaccino viene somministrato con 2 dosi a distanza di circa 21 giorni l’una dall’altra. L’efficacia si ha a partire da una settimana dalla seconda dose, mentre non si è certi sulla durata della protezione. La velocità con cui è stato testato non ha dato indicazioni certe, ma osservando altri tipi di coronavirus si presume che potrebbe proteggere per 9-12 mesi.

Per il momento il vaccino verrà inoculato a persone di età superiore ai 16 anni, dato che l’efficacia per bambini e adolescenti non è ancora stabilita del tutto e occorreranno ulteriori test clinici.

Le reazioni osservate al vaccino

Per il vaccino Comirnaty sono stati segnalati rari casi di anafilassi, una reazione allergica violenta. La maggior parte delle reazioni però (1 su 10) è stata di entità lieve e si è risolta in pochi giorni, con sintomi come dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre.

In meno casi (1 su 100) si è riscontrato ingrossamento dei linfonodi, difficoltà a dormire, prurito e dolore agli arti. Sono state poi osservate reazioni legate all’ansia, come sincope o iperventilazione.

Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni avverse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione“, ha informato l’AIFA.

Covid 19: il vaccino funziona sul nuovo ceppo? Il parere degli esperti

Gli studi clinici del Comirnaty

Nonostante i test dei vaccini contro il coronavirus siano iniziati questa primavera, il numero eccezionale di persone che hanno partecipato ha permesso di portare avanti lo studio dimostrandone l’efficacia e la sicurezza. Comirnaty è stato somministrato nel corso di 2 studi clinici a 21.744 partecipanti di età superiore ai 16 anni.

Non sono inoltre state saltate le fasi di verifica consuete. Come spiega AIFA, “i tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi“. Inoltre le agenzie regolatorie sono state messe al corrente “dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi  sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione“.