Vai al contenuto

Adriano Celentano attacca i giudici di Fabrizio Corona: “Schiavo di antipatie personali”

Pubblicato: 30/03/2021 22:41

Nuovo messaggio di sostegno da parte di Adriano Celentano a Fabrizio Corona, rientrato in carcere da pochi giorni. Le condizioni di salute dell’ex paparazzo preoccupano e sono numerosi gli artisti e le personalità dello spettacolo che si stanno schierando dalla sua parte. Il Molleggiato ha scritto una terza lettera, questa volta indirizzata ai giudici che hanno deciso il destino di Fabrizio Corona.

Fabrizio Corona in carcere: pioggia di messaggi per lui

Tutto è iniziato con la decisione del Tribunale di Sorveglianza di far scontare a Fabrizio Corona altri 9 mesi di carcere, che l’uomo aveva inizialmente scontato ai domiciliari. Da lì, la rabbia di Corona e i video in cui si mostra sporco di sangue, il ricovero nel reparto di psichiatria e una settimana fa il trasferimento in carcere. In tutto questo tempo, molti sono stati i messaggi di sostegno a Corona: la madre continua a gridare che nelle condizioni in cui è il carcere potrebbe costare la vita a Fabrizio, e dalla sua parte si schiera anche la madre dell’ex Belen Rodriguez.

Tra i più apertamente contro la decisione del Tribunale, anche Adriano Celentano. Il cantante ha pubblicato su Instagram due lettere indirizzate a Fabrizio Corona, ma nelle scorse ore se l’è presa anche coi giudici.

Fabrizio Corona in Carcere: Celentano contro i giudici

Nella lettera sul suo profilo, Celentano parla ai “Cari giudici di Corona“. A loro, dice: “Con un tipo un tantino esuberante come Fabrizio forse anch’io, nei vostri panni, avrei perso la pazienza. Ma poi non avrei dimenticato che sono un giudice. E un giudice non può essere schiavo di antipatie personali“. L’accusa è pesante, poi prosegue: “Mi rendo conto che non è facile separare certi sentimenti. Però, non fino al punto da non tener conto degli stati d’animo di un condannato“.

Celentano ricorda poi gli “aspetti gravi della salute” di Corona, a suo dire ignorati dai giudici. Questi, continua, si sarebbero accaniti “su una persona alquanto disperata e tremendamente indebolita per le sue condizioni instabili“. Senza contare, aggiunge, che “l’accanito ha già scontato 8 anni di carcere“.

Celentano difenda ancora Fabrizio Corona

Come già fatto nelle altre lette, Celentano sottolinea quella che ritiene essere una condotta iniqua da parte della giustizia, “dove purtroppo non si contano i casi in cui al posto di un sano ergastolo, si lasciano liberi individui che fanno a pezzi le persone“. Il Molleggiato scrive: “Per conto mio un giudice non lo si può chiamare giudice, se prima di esserlo non è un uomo infinitamente buono“.

La bontà, che però non ha nulla a che vedere con l’applicazione delle leggi, secondo Celentano è necessaria per “esaminare, non solo le grandi, ma anche le minime sfaccettature di un reato“. Il post si conclude col dubbio rinnovato che i giudici stiano tralasciando le “condizioni alquanto drammatiche di Fabrizio Corona. Ma io ho un’idea...”. Una frase, quest’ultima, già ripetuta nelle altre lettere, tanto che molti fan gli domandano a che cosa si riferisca.