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Aurora Ramazzotti contro il video di Beppe Grillo: “Tentativo di condizionare l’opinione pubblica”

Pubblicato: 22/04/2021 15:41

Non si placa la polemica sul video di Beppe Grillo in difesa del figlio, indagato per violenza sessuale di gruppo. L’ex garante del M5S si è infuriato, accusando l’opinione pubblica di descrivere il figlio Ciro come uno “stupratore seriale“. Parole di un padre che hanno suscitato comprensione, ma Grillo nello stesso video ha anche accusato la stessa presunta vittima, passaggio che ha fatto scoppiare la polemica politica e non solo. Ora, si è espressa anche Aurora Ramazzotti, nell’ultimo periodo al centro del dibattito per la denuncia social sul catcalling.

Polemica su Grillo dopo le parole sulla presunta vittima di stupro

Nel video pubblicato sui suoi canali, un Beppe Grillo furioso se la prende per la vicenda in cui è indagato il figlio e altri 3 amici. Questi, nell’agosto del 2019 avrebbero stuprato una ragazza nella villa di Porto Cervo del comico. Condizionali d’obbligo, visto che al momento sono in corso le indagini. L’opinione pubblica, tanto criticata da Grillo, si è scagliata contro il fondatore del M5S quando dice che “non è vero niente, non c’è stato alcuno stupro. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… Vi è sembrato strano. Bene, è strano“.

Victim-blaming, quello di Grillo, come fatto notare da numerosi esponenti politici, anche alleati, che negli ultimi giorni si sono scagliati contro di lui. La frase ha portato alla nascita di un trend riunito sotto l’hashtag #IlGiornoDopo, con cui vittime di stupro stanno raccontando cosa abbiano fatto nelle ore, giorni o settimane successive alla violenza, prima della denuncia.

Aurora Ramazzotti contro il video di Beppe Grillo su Instagram

Tra chi se la sta prendendo con Grillo, c’è anche Aurora Ramazzotti, già al centro di un dibattito simile da quando ha denunciato il problema del catcalling – ricevendo per questo anche numerosi insulti. Sul suo profilo Instagram Aurora Ramazzotti ha pubblicato alcune storie, partendo da un vero paradosso nella vicenda: Grillo è infatti garante del M5S, lo stesso gruppo politico che ha portato all’approvazione del Codice Rosso, pensata apposta per arginare il problema della violenza sulle donne.

Eh sì, però la legge la decide un altro se l’hai subita o meno – ha scritto la Ramazzotti – Lo decide un uomo quanto tempo ci devi mettere per trovare il coraggio di parlare“.

Aurora Ramazzotti accusa Grillo di condizionare l’opinione pubblica

La figlia di Michelle Hunziker, allo stesso modo di tante altre personalità che si stanno esprimendo sul tema, ha poi sottolineato che il discorso non è ritenere il figlio Ciro Grillo colpevole di stupro: per quello, ribadiscono in molti, c’è la giustizia. “Si sta parlando dell’ennesima presunzione di un uomo adulto di conoscere il significato di violenza per una donna giovane, di una donna in generale” ha detto nelle stories

Poi accusa: “Non solo di conoscerne il significato, ma di dettarne le tempistiche e le modalità [della denuncia ndr] e non ultimo utilizzare il proprio potere mediatico in un vano tentativo di condizionare l’opinione pubblica“. Vano senza dubbio, considerando che sono nulle le reazioni a favore di quella specifica frase di Grillo.